
Archiviata la vittoria contro il Como, il Bologna si prepara alla trasferta di San Siro contro il Milan, con lo sguardo già rivolto anche all’esordio in Europa League. Tra i protagonisti attesi c’è Riccardo Orsolini, già a segno contro i lariani e reduce dagli impegni con la Nazionale. L’attaccante rossoblù, intervistato da Sportmediaset, ha parlato delle sue ambizioni personali e degli obiettivi della squadra.
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— UEFA Europa League (@EuropaLeague) September 1, 2025
“Bologna è casa mia”
Rimasto a Bologna dopo il mercato estivo, Orsolini ha confermato la sua scelta: “Sono felice, qui mi sento a casa. È un ambiente sano, familiare, dove sto bene con tifosi, staff e compagni. Spero che davanti a noi ci sia una stagione importante”.
La sfida di San Siro
Contro il Milan i numeri non sono favorevoli: tre pareggi e nove sconfitte a San Siro. “Porto sfortuna? (ride, ndr). È un dato che cercheremo di invertire, andremo a Milano con una consapevolezza diversa, con una squadra giovane ma competitiva. Sarà difficile, ma faremo di tutto per portarci a casa punti”.
Il ricordo della Coppa Italia
Ripensando alla scorsa stagione, Orsolini ha un ricordo speciale: “La vittoria della Coppa Italia all’Olimpico è stata un’emozione indescrivibile. Il primo trofeo del Bologna dopo oltre cinquant’anni: una giornata storica che porteremo sempre con noi”.
Gol e obiettivi di squadra
Dopo i 17 gol dello scorso anno, Orsolini vuole confermarsi: “Bisogna volare bassi, prima vengono gli obiettivi di squadra. I miei gol devono servire a raggiungerli. Sono convinto dei miei mezzi e di quelli della squadra”.
Tra Nazionale e Gattuso
Reduce dalle gare in azzurro, l’attaccante ha parlato del nuovo ct: “Con Rino Gattuso abbiamo fatto subito una buona impressione. Lavoriamo bene, dobbiamo assimilare ancora i concetti ma siamo partiti forte con due vittorie”.
Sulla corsa al Mondiale 2026: “Non è un obbligo, ma una responsabilità verso un’intera nazione. Lavoriamo per riportare l’Italia dove merita”.
Il rapporto con gli allenatori e il soprannome “Orsonaldo”
Orsolini ha parlato anche dei tecnici avuti: “Con Italiano ho fatto la mia miglior stagione realizzativa, ma anche con Thiago Motta ho imparato tanto. Tutti mi hanno lasciato qualcosa”.
Sul soprannome che lo accompagna: “Orsonaldo? È diventato quasi un meme. Io sono autoironico, finché porta fortuna possono chiamarmi così”.
I leader nello spogliatoio
Accanto a lui un punto di riferimento come Lorenzo De Silvestri: “Abbiamo un rapporto speciale. Figure come lui servono: anche quando non gioca sa dare la giusta carica al gruppo”.
L’esultanza?
Infine, un accenno ironico alla prossima celebrazione: “Alla Ronaldo? No, io resto fedele alla mia bussatina. Prima, però, devo segnare…”.
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