
Dopo settimane di tensione e lavoro serrato, il capitolo plusvalenze della Roma sembra finalmente archiviato, almeno per quanto riguarda la stagione finanziaria appena conclusa. Il direttore sportivo Massara, subentrato a fine giugno, ha affrontato un compito non semplice, ereditando una situazione delicata da gestire.
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— Pagineromaniste.com (@PagineRomaniste) July 3, 2025
Ora la società aspetta il verdetto definitivo dell’Uefa sul rispetto delle regole di sostenibilità economica e sulle possibili sanzioni, che, a quanto pare, si limiteranno a una multa. Si tratta di una soluzione accettabile per il club, anche se non tutti i parametri sono stati rispettati come speravano invece i Friedkin.
Nonostante gli sforzi profusi dal club per raggiungere l’obiettivo richiesto di plusvalenze, la Roma non è riuscita a chiudere tutti i conti in perfetto equilibrio. Tra le plusvalenze inserite in bilancio ci sono quelle di Dahl, Zalewski e Abraham, mentre sono sfumate operazioni come quelle con il Torino per Romano e Terlizzi, che avrebbero potuto portare altri 6-7 milioni, e l’addio di Paredes al Boca Juniors, importante soprattutto per alleggerire il monte ingaggi.
L’esercizio 2024 sembra aver superato l’obiettivo intermedio, ma non quello finale, il che porterà probabilmente a una sanzione pecuniaria, già messa in conto dal club. Si parla di una multa tra i 2 e i 5 milioni di euro, cifra che non rappresenterebbe un problema significativo per la società. (continua dopo la foto)

La Roma appare tranquilla e fiduciosa rispetto al lavoro svolto, anche perché la strategia adottata sembra andare nella direzione auspicata dal Club Financial Control Panel dell’Uefa: riduzione del tetto ingaggi e investimenti mirati sui giovani talenti.
Addio quindi a spese folli e ingaggi pesanti come quelli passati di Lukaku (in prestito), e spazio invece a giocatori come Soulé, con un costo del cartellino importante ma stipendi più contenuti.
Nell’analisi dei bilanci, l’Uefa terrà conto anche di altri fattori che hanno complicato il lavoro della Roma. In primis, il cambio di direttore sportivo proprio nel momento clou delle trattative di fine stagione, e in secondo luogo la causa legale in corso con il Basilea per la rivendita di Calafiori all’Arsenal.
La società giallorossa reclama il 40% della plusvalenza, circa 9 milioni, che ritiene di poter incassare a conclusione della controversia, un elemento che potrebbe influire positivamente sulla sostenibilità finanziaria futura.
In sintesi, la Roma si prepara a guardare avanti con un modello più sostenibile e un occhio attento alle nuove leve, convinta che la strada verso la stabilità economica passi attraverso una gestione oculata e alla valorizzazione del vivaio.
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