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Ferrari, boccata d’ossigeno ma non basta: parlano i piloti

Formula 1, non è un trionfo, ma nemmeno un disastro. La Ferrari, in una domenica dalle temperature roventi e dai ritmi intensi, riesce a raccogliere un podio con Charles Leclerc e a tornare al secondo posto nel Mondiale Costruttori. Nonostante una distanza ancora evidente dalle McLaren, la Rossa può tirare un piccolo sospiro di sollievo, in attesa di aggiornamenti più sostanziosi.

Charles Leclerc, terzo al traguardo, non nasconde una certa frustrazione: “Non ho rimpianti, oggi era il massimo possibile. Ho spinto troppo all’inizio per stare dietro a Norris e Piastri, ma poi ho dovuto gestire, fare tanto ‘lift and coast’. Non è il mio stile, odio guidare così“.

“Serve più velocità e servono più aggiornamenti, le McLaren oggi erano ancora troppo veloci”. Il podio odierno è il quarto della stagione e il 47esimo in carriera per il monegasco, che guarda già al Gran Premio di Silverstone: “Chissà che non sia la volta buona per tornare alla vittoria. Ce lo meritiamo”.

Soddisfatto ma con i piedi per terra anche Lewis Hamilton, che continua a vedere segnali di ripresa: “Abbiamo fatto un passo avanti, anche se in qualifica ho perso un decimo per un problema nel giro buono. In gara ho faticato con il sottosterzo e i freni, ma siamo più vicini. Ora serve solo continuare a spingere”.

Ferrari, la strategia per massimizzare

La strategia a due soste (Medium-Hard-Medium) ha permesso a entrambi i piloti di massimizzare quanto possibile, pur senza mai minacciare chi stava davanti. Anche il vice team principal Jérôme D’Ambrosio riconosce i limiti attuali della monoposto.

“Le McLaren hanno un altro passo, noi dobbiamo restare concentrati e continuare con lo sviluppo. Il passo avanti c’è stato, ma siamo al limite: per questo in gara abbiamo scelto la gestione e non il rischio”. Con 27 punti raccolti, la Ferrari torna seconda tra i costruttori. Ma per ambire a qualcosa di più serve uno scatto, tecnico e mentale. Magari già a Silverstone.

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