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Yildiz si prende la scena: la fiducia di Allegri e l’idolo Del Piero

Yildiz con la maglia della Juventus

Kenan Yildiz è la nuova stella della Juventus. Il suo gol nell’ultima giornata è solo una perla del suo percorso di crescita iniziato sotto la guida di Massimiliano Allegri.

Il gol contro il Frosinone

Il gol contro il Frosinone ha messo in mostra le qualità di Yildiz, ultima novità delle selezioni giovanili juventine. Una rete da fuoriclasse per coordinamento e capacità di dribbling, che di certo non è passata inosservato agli occhi degli osservatori. Tra l’altro proprio il Frosinone aveva chiesto il prestito del ragazzo ad inizio stagione, ricevendo un no da parte della dirigenza della Vecchia Signora. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

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Gol di Miretti
Fabio Miretti circondato dai compagni della Juventus (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Numeri da record

Questa è la prima annata in Serie A per Kenan Yildiz. Fino alla gara contro il Frosinone non aveva giocata più di qualche manciata di minuti. All’esordio da titolare dunque si è fatto un regalo, centrando la prima marcatura da professionista e nel nostro campionato. A 18 anni e 233 giorni, è il marcatore straniero più giovane della Juve, superando il record di Marcelo Zalayeta. Moise Kean era andato a segno a 17 anni e 88 giorni (record nell’era dei tre punti) con il gol nella stagione 2016-17 all’ultima gara contro il Bologna. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Allegri sulla panchina della Juventus
Allegri osserva la gara della Juventus dalla panchina (Photo by Daniele Badolato – Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Gli idoli di Yildiz

Yildiz ha parlato anche del proprio passato e degli idoli di infanzia: “Una cosa troppo grande, non riesco a capacitarmi. Grazie ai tifosi, che sono pazzi per la Juve, grazie al mister che mi ha dato questa chance. Grazie a tutti, grazie mille. Del Piero è un mio idolo, una leggenda. Sì, è l’esultanza che facevo anche l’anno scorso con l’Under 19, è “crazy” che ci sia stata la possibilità di ripeterla adesso in Serie A. Della Juve ammiravo Zidane, Del Piero e tanti altri, poi in generale Messi, Ronaldo sono i migliori. Ma in realtà non ce n’è solo uno perché la mia posizione in campo è diversa dagli altri, e per questo guardo me stesso“.

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