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Vuelta di Spagna 2025, Vingegaard vince a Limone Piemonte: Ciccone secondo per un soffio

Subito spettacolo alla Vuelta di Spagna 2025 con il primo arrivo in salita a Limone Piemonte, che ha regalato il primo scontro diretto tra i grandi favoriti alla vittoria finale. A spuntarla è stato Jonas Vingegaard, tornato al successo dopo quasi sei mesi di digiuno (l’ultimo era arrivato l’11 marzo nella cronosquadre alla Parigi-Nizza).

Il campione danese della Visma ha preceduto di un’incollatura Giulio Ciccone, a cui è mancata solo una pedalata per centrare una prestigiosa doppietta (tappa e maglia rossa). La leadership generale passa così sulle spalle di Vingegaard, che indosserà il simbolo del primato con pochi secondi di vantaggio su Ciccone, Gaudu, Bernal, Pidcock e la coppia della UAE Almeida-Ayuso.

La cronaca della seconda tappa

La giornata si è aperta ad Alba, sotto cieli nuvolosi che hanno accompagnato la partenza della seconda frazione, interamente piemontese. Dopo i chilometri iniziali, la corsa è stata animata da una fuga a quattro composta da Otruba (Caja Rural), Glivar (Alpecin), Fernandez (Burgos) e Slock (Lotto). In un primo momento c’era anche Nico Denz, ma la Red Bull-Bora ha richiamato il suo corridore.

Il gruppo ha lasciato fare, concedendo un margine massimo di 2’30”. Lo sprint intermedio di Busca è stato conquistato da Slock, mentre dietro Vernon (Israel) ha battuto in volata Philipsen (Alpecin) e Pedersen (Trek) per il quinto posto.

Dopo una fase centrale piuttosto tranquilla, la corsa è stata sconvolta dalla pioggia, caduta a circa 40 km dall’arrivo nei pressi di Borgo San Dalmazzo. L’acquazzone ha reso l’asfalto insidioso e ha provocato le prime cadute: a 28 km dal traguardo fuori gioco George Bennett (Israel), mentre poco dopo sono finiti a terra anche Vingegaard e Pidcock, fortunatamente senza conseguenze.

Lo spettacolo sull’ascesa finale

La tensione è salita ai piedi della salita verso Limone Piemonte (9,8 km al 5,1%, GPM di seconda categoria). Nonostante le pendenze non proibitive, l’ascesa ha fatto selezione e permesso ai big di muoversi. Nel finale, Vingegaard ha lanciato l’attacco decisivo, resistendo al ritorno di Ciccone e cogliendo un successo che vale tanto per la classifica quanto per la fiducia.

Dopo la seconda tappa, Vingegaard indossa la maglia roja con pochi secondi di vantaggio su Ciccone e sugli altri pretendenti, in attesa delle prossime frazioni di montagna che promettono ulteriori scintille.

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