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Vanessa Ferrari, la Farfalla di Orzinuovi

Esercizio finale di Ferrari a Tokyo

Gli infortuni hanno rappresentato una sfida costante nella carriera di Vanessa Ferrari, ma la sua capacità di superare queste difficoltà è stata straordinaria. Ecco le tappe principali della sua carriera nella ginnastica artistica.

L’inizio della carriera

Vanessa si è allenata presso la società Brixia di Brescia, nota per aver formato numerose ginnaste di successo. Sotto la guida dei suoi allenatori, ha affinato le sue abilità tecniche e artistiche, partecipando a competizioni locali e nazionali.

Vanessa Ferrari ha fatto il suo debutto internazionale nel 2004, all’età di 14 anni, durante i Campionati Europei Juniores a Amsterdam. In questa competizione ha vinto la medaglia d’oro nel concorso generale individuale, stabilendo subito il suo nome tra le migliori ginnaste emergenti.

Il 2006 è stato un anno di svolta per Vanessa. Ai Campionati Mondiali di Aarhus, in Danimarca, ha vinto la medaglia d’oro nell’ individuale, diventando la prima ginnasta italiana a raggiungere questo traguardo. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Esercizio finale di Ferrari a Tokyo
TOKYO, JAPAN – AUGUST 02: Vanessa Ferrari of Team Italy competes during the Women’s Floor Exercise Final on day ten of the Tokyo 2020 Olympic Games at Ariake Gymnastics Centre on August 02, 2021 in Tokyo, Japan. (Photo by Adam Pretty/Getty Images)

Le Olimpiadi di Pechino 2008 sarebbe potute essere un punto di svolta per Vanessa Ferrari. A causa di una serie di infortuni e problemi fisici, non è riuscita a esprimere al meglio il suo potenziale, concludendo la competizione senza medaglie. Gli infortuni hanno rappresentato una costante sfida nella carriera di Vanessa Ferrari. Dopo le Olimpiadi di Pechino, ha subito diverse lesioni che hanno ostacolato il suo percorso agonistico. Uno dei momenti più difficili è stato l’infortunio al tendine d’Achille nel 2014, che ha richiesto un lungo periodo di recupero.

Vanessa Ferrari ha continuato a brillare nei Campionati Europei e Mondiali: ha vinto un totale di cinque medaglie ai Campionati Europei, inclusi due ori, e diverse medaglie ai Campionati Mondiali, confermando la sua posizione tra le migliori ginnaste al mondo.

Le Olimpiadi di Rio 2016 hanno rappresentato un importante momento di riscatto per Vanessa. Dopo le delusioni di Pechino 2008 e Londra 2012, è riuscita a raggiungere la finale del corpo libero, concludendo al quarto posto. Anche se non è solita sul podio, la sua prestazione è stata applaudita.

Il Ferrari

Vanessa Ferrari alle Olimpiadi di Londra ha messo in mostra un enjambé cambio ad anello con 360 gradi di rotazione. Un gesto che non è passato inosservato e ha segnato una novità nel campo della ginnastica artistica. Da quel giorno in poi quel salto porta il nome di Ferrari, proprio in onore dell’atleta azzurra. Per chi non fosse esperto di ginnastica, ecco una breve descrizione.

L’enjambé è un salto ampio e aggraziato eseguito nel corpo libero. Questo elemento richiede una grande forza esplosiva nelle gambe, una perfetta coordinazione e un controllo del corpo impeccabile. Durante un enjambé, la ginnasta effettua un salto in cui le gambe si aprono lateralmente, raggiungendo un angolo di 180 gradi o più, per poi chiudersi all’atterraggio. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Ferrari medaglia d'argento a Tokyo
Italy’s Vanessa Ferrari poses with her silver medal during the podium ceremony of the artistic gymnastics women’s floor exercise during the Tokyo 2020 Olympic Games at the Ariake Gymnastics Centre in Tokyo on August 2, 2021. (Photo by Loic VENANCE / AFP) (Photo by LOIC VENANCE/AFP via Getty Images)

L’enjambé di Vanessa Ferrari è notevole per la sua ampiezza e fluidità. Questo elemento contribuisce a evidenziare la sua flessibilità e la capacità di generare potenza esplosiva. Inoltre, l’enjambé aggiunge un tocco di eleganza e spettacolarità alla routine, catturando l’attenzione dei giudici e del pubblico.

Il cambio ad anello con rotazione di 360° è uno degli elementi più complessi e tecnicamente impegnativi nel corpo libero. Il movimento combina un salto con una rotazione completa del corpo e un cambio di gamba in aria, aggiungendo un ulteriore livello di difficoltà e spettacolarità all’esercizio.

La lotta contro gli infortuni

Uno dei primi gravi infortuni di Vanessa è stato un problema alla caviglia destra nel 2010. Durante un allenamento, ha subito una distorsione che ha causato danni ai legamenti. L’infortunio l’ha costretta a fermarsi per un lungo periodo, mettendo in dubbio la sua partecipazione a diverse competizioni importanti.

Il recupero dalla lesione alla caviglia è stato un processo lungo e difficile. Vanessa ha dovuto sottoporsi a fisioterapia intensiva per recuperare la forza e la mobilità. Nonostante la frustrazione per la pausa forzata, ha dimostrato una grande determinazione, lavorando duramente per tornare in forma. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Uno degli infortuni più gravi nella carriera di Vanessa Ferrari è stata la rottura del tendine d’Achille nel 2014. L’ infortunio è avvenuto durante un allenamento, causando un dolore acuto e immediato. La rottura del tendine d’Achille è una delle lesioni più invalidanti per un ginnasta e richiede spesso un lungo periodo di recupero e riabilitazione.

Vanessa è stata sottoposta a un intervento chirurgico per riparare il tendine lacerato. La riabilitazione post-operatoria è stata estenuante, richiedendo mesi di fisioterapia per recuperare la forza e la flessibilità. Durante questo periodo, Vanessa ha dovuto affrontare non solo il dolore fisico ma anche l’incertezza riguardo al suo futuro nelle competizioni.

Un altro grave infortunio è avvenuto nel 2017, quando Vanessa ha avvertito un problema alla caviglia durante un allenamento. Questo infortunio l’ha costretta a un’altra pausa forzata, mettendo a rischio la sua partecipazione ai Campionati Mondiali di quell’anno.

La vita privata

Oltre alla ginnastica, Vanessa ha sempre dato importanza agli studi e ad altre attività. Si è diplomata presso il Liceo Scientifico “Calini” di Brescia e ha intrapreso studi universitari in Scienze Motorie. La sua educazione le ha permesso di avere una visione completa dello sport e di sviluppare competenze utili anche fuori dalla palestra. Ha partecipato a numerose campagne di sensibilizzazione su temi importanti come la lotta contro il doping e il supporto ai giovani atleti. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Il suo impegno sociale riflette la sua volontà di restituire alla comunità e di utilizzare la sua notorietà per cause positive. Nel 2021 Vanessa ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni internazionali dopo le Olimpiadi di Tokyo.

Vanessa è una grande amante degli animali. Ha un cane, Lilo, che spesso compare nelle sue foto sui social media. Il suo amore per gli animali si estende anche al supporto di varie organizzazioni che si occupano di tutela e protezione degli animali. Vanessa considera Lilo come un membro della famiglia e spesso condivide momenti di vita quotidiana con lui sui suoi profili social. I viaggi sono una delle grandi passioni di Vanessa. Ama esplorare nuovi luoghi, conoscere culture diverse e vivere avventure all’aria aperta.

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