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Massara segue Maldini: il suo addio ora è ufficiale

Massara segue Maldini: il suo addio ora è ufficiale

Anche Frederic Massara lascia il Milan dopo l’incontro con i vertici di RedBird. Il dirigente segue il destino di Paolo Maldini

La notizia era nell’aria ormai da giorni, ma ora è ufficiale: Frederic Massara non è più un dirigente del Milan. Il club rossonero ha formalizzato l’addio con un comunicato attraverso il proprio sito: “AC Milan annuncia che Frederic Massara conclude il suo incarico nel Club. Ringraziamo Ricky per il suo contributo al progetto di crescita del Milan in questi anni”. Un messaggio freddo che suona quasi come un atto dovuto a livello formale, senza sentimento come direbbero i romantici del calcio. Ad oggi l’organigramma milanista appare stravolto da una rivoluzione inattesa che rischia di coinvolgere forse anche Stefano Pioli.

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Moncada al posto di Massara

Secondo le prime indiscrezioni il ruolo di Massara dovrebbe finire in mano a Moncada. L’ormai ex capo osservatori del Milan, con un passato da scout internazionale un po’ in tutte le categorie, dovrebbe ricevere una promozione per lavorare in sinergia con i vertici di RedBird. Si punta su un mercato meno costoso e più improntato sui giovani da allevare, ovvero una linea contraria a quella voluta da Maldini e alla richiesta di campioni per un grande Milan. Il posto dell’ex capitano rossonero verrà ricoperto da Giorgio Furlani, attuale Amministratore Delegato che potrebbe diventare una sorta di nuovo Galliani. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

MILAN, ITALY – APRIL 23: CEO AC Milan Giorgio Furlani, Director of Sport AC Milan Frederic Massara and Technical Area Director AC Milan Paolo Maldini seen before the Serie A match between AC MIlan and US Lecce at Stadio Giuseppe Meazza on April 23, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Una sorte segnata

In passato in Casa Milan si era assistito ad un colpo di scena simile, prima con l’addio di Leonardo e poi con quello di Boban. Va detto però che Maldini non aveva seguito la strada del croato, nonostante il tema della discordia fosse sempre il mercato. Questa volta il duo dirigenziale ha condiviso il licenziamento, rimanendo fedele ad una linea per tutto il corso gestionale. Cardinale ha voluto chiudere i ponti con il passato, contornandosi solo di fedelissimi legati al progetto di investimenti di RedBird e valorizzando gli aspetti finanziari (il regista ora diventa l’ad e non più un operatore tecnico-sportivo) anziché un direttore sportivo bandiera del Milan. Sia da parte societaria che da quella dei silurati al momento non trapelano dichiarazioni fuori dalle righe, segno di una guerra fredda che ci rivelerà la verità forse solo nelle prossime settimane.

Il mondo del calcio si spezza a metà, tra coloro che difendono l’operato di Maldini e quelli che legittimano le scelte del proprietario del club. La tifoseria, al contrario, sembra più orientata a rimpiangere i due ormai ex dirigenti rossoneri, ritenuti i veri artefici dello scudetto nella scorsa stagione e del raggiungimento della semifinale di Champions League quest’anno.

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