Terremoto in Italia, la scossa in diretta durante il Tg: è panico in studio – La forte scossa di terremoto avvertita ieri, giovedì 7 settembre 2023, ai Campi Flegrei e a Napoli, è stata registrata dalle telecamere del Tgr Campania su Rai 3. In diretta tv il conduttore, che ha cercato di restare calmo fino all’ultimo, si è visto costretto ad interrompere il programma. Tanta la paura negli studi Rai, come si vede dal video in basso. (continua a leggere dopo le foto)
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Terremoto a Napoli, la scossa in diretta durante il tg: il video
La forte scossa di terremoto avvertita ieri nei Campi Flegrei e a Napoli, è stata ripresa anche dalle telecamere del TGR Campania su Rai 3. In diretta tv, alle ore 19:45, il conduttore, che ha mantenuto un perfetto autocontrollo fino alla fine, ha dovuto interrompere momentaneamente il programma. «Intanto c’è un terremoto in corso, in questo momento in studio. Scusateci… Siamo in diretta, stiamo calmi, stiamo tranquilli…», ha esclamato. Poi il TG regionale è tornato in diretta regolarmente, ma la paura nello studio Rai di viale Marconi a Napoli è stata parecchia. (continua a leggere dopo le foto)
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Terremoto a Napoli: la scossa in diretta al tg: tanta la paura
Il terremoto, di magnitudo attualmente stimata in 3,8, è stato registrato alle ore 19,45 di ieri, giovedì 7 settembre 2023, e localizzato al momento dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano ai Campi Flegrei, nei pressi di Agnano-Astroni, ad una profondità di 2.5 chilometri. Seguito a brevi intervalli da altre scosse di minore entità, alle 20,20 se ne contano 9, localizzate tra l’area flegrea e Napoli. (continua a leggere dopo le foto)
“Scossa più avvertita perché superficiale”
“Fanpage” ha sentito sulla questione Francesca Bianco, direttrice del Dipartimento nazionale Vulcani dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) dove confluiscono tutti gli Osservatori e tutte le sezioni dell’Ingv che contribuiscono agli studi di vulcanologia: “Il terremoto delle 19,45 ha avuto una magnitudo di 3.8, ed è avvenuto a una profondità di 2,5 km nell’area della Solfatara. È stato seguito da circa 18 micro-eventi di magnitudo minore di 1,00, una sismicità quindi molto poco energetica. Un evento così superficiale e di quella energia rilevata può essere avvertito un po’ dappertutto. Ricordo che nel 1999 un sisma di magnitudo 3.6 sul Vesuvio fu avvertito distintamente in tutta la città. Non è per niente inusuale che in questo caso ci sia stata una avvertibilità diffusa”.