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Terremoto in Italia, ancora un’altra scossa

In geofisica, il terremoto, detto anche sisma o scossa tellurica, è una vibrazione della crosta terrestre, provocato dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo. Tale spostamento è generato dalle forze di natura tettonica che agiscono costantemente all’interno della crosta terrestre provocando una lenta deformazione fino al raggiungimento del carico di rottura con conseguente liberazione di energia elastica in una zona interna della Terra detta ipocentro, tipicamente localizzato in corrispondenza di fratture preesistenti della crosta dette faglie. A partire dalla frattura creatasi, una serie di onde elastiche, dette onde sismiche, si propagano in tutte le direzioni dall’ipocentro, dando vita al fenomeno osservato in superficie con il luogo della superficie terrestre posto sulla verticale dell’ipocentro, detto epicentro, che è generalmente quello più interessato dal fenomeno. La branca della geofisica che studia questi fenomeni è la sismologia. In queste ore l’Italia è tornata a tremare vediamo dove e quando. (Continua a leggere dopo le foto)

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Terremoto sul Gargano, epicentro a Manfredonia: magnitudo 2.3

Un terremoto di magnitudo 2.3 è stato registrato alle 00:25 di oggi 1° Agosto 2024 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Come riportato da The social post, l’epicentro è stato localizzato a 8 km da Manfredonia, con coordinate geografiche 41.6710 latitudine e 15.8380 longitudine, e una profondità di 26 km. Il sisma odierno porta a 36 il totale delle scosse con intensità superiore alla magnitudo 2 che hanno colpito la zona nell’ultimo periodo. La maggior parte di queste scosse è avvenuta sulla Montagna del Sole o al largo del Gargano. Lesina si conferma l’area più colpita, avendo registrato 11 terremoti tra il 16 gennaio e il 25 maggio. La scossa più intensa, di magnitudo 4.7, è avvenuta il 23 febbraio con epicentro nel mare Adriatico Meridionale. La Montagna del Sole è notoriamente la zona della Puglia più esposta ai terremoti.

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