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Terremoto Campi Flegrei, cosa si cela dietro le scosse e cosa succederà in futuro

Le parole dell’esperto

Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha spiegato a cosa sono dovute le scosse nella zona dei Campi Flegrei e cosa potrebbe succedere in futuro. “Chi vive qui sa che sotto i suoi piedi c’è un vulcano che non dorme mai e che parla attraverso dei segnali. Non ci sono evidenze che erutterà a breve termine, ma è certo che accadrà: tra 50 o 100 anni, chi può dirlo. Ciò che possiamo fare al momento è monitorare ogni anomalia e garantire che le autorità e la popolazione siano sempre informate. Come abbiamo fatto qualche giorno fa: avevamo visto la velocità del suolo aumentare e lo abbiamo comunicato immediatamente“, ha detto.

In merito al fenomeno del bradisismo, Doglioni ha spiegato: “Negli ultimi anni, il processo si è intensificato: dal 2005 il terreno si è sollevato di 1,40 metri e solo nelle ultime tre settimane l’innalzamento è stato di 3 centimetri. Più aumenta la velocità del sollevamento, più cresce il rischio di terremoti“. Alla base del fenomeno c’è lo scontro invisibile tra magma e acqua: “Questa roccia è intrisa di acqua marina e fluidi delle falde appenniniche. Quando la pressione aumenta, il suolo si solleva, le rocce si fratturano e si generano le scosse“. Secondo l’esperto, il fenomeno è destinato a proseguire: “Il sollevamento segue fasi di accelerazione e rallentamento. Probabilmente avremmo altre scosse nei prossimi giorni, poi potrebbe esserci una pausa, ma è plausibile aspettarsi una ripetizione entro poche settimane, con eventi sismici più forti. Ma abbiamo tutto sotto controllo“.

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