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Fumo e incendi non fermano gli Australian Open 2020. L’Italia del tennis sogna con Berrettini e Paolini

Fumo e incendi non fermano gli Australian Open 2020. L’Italia del tennis sogna con Berrettini e Paolini

Melbourne aspetta il primo Slam di stagione e mai come in questa edizione il tema del cambiamento climatico è entrato anche in campo. Prima con le accuse di Greta Thunberg rivolte a Roger Federer; considerato troppo vicino a quel Credit Suisse incolpato di finanziare ricerche sui combustibili fossili. Poi con l’aria malsana degli incendi e il caldo record che hanno costretto Dalila Jakupovic al ritiro, scatenato le preoccupazioni degli altri tennisti e contribuito a far saltare i nervi al nostro Alessandro Giannessi per un medical time out giudicato inopportuno nel match contro Lee. Ma gli Australian Open 2020, 108esima edizione del torneo, sono una macchina troppo grande sia per fallire sia per fermarsi appena qualche giorno. Anche perché la pioggia è arrivata e l’inizio della manifestazione è un’occasione ghiotta per tracciare i bilanci preliminari della stagione.

Nel torneo sono presenti tutti e tre i big three per la prima volta dalla fine dell’off season. Novak Djokovic è campione in carica e suo è il tesoretto da difendere in termini di punti e titoli. Sono invece vive le scommesse italiane di Matteo Berrettini e Jannick Sinner. Grande attesa anche per il tabellone femminile con la prima volta di Jasmine Paolini all’interno del main draw d’Australia. Serena Williams invece dopo la vittoria di Auckland cercherà un altro titolo e la conferma che questo gennaio sarà stato davvero il suo mese.

Il tabellone maschile

Federer sorteggiato nella parte alta del tabellone con Djokovic potrebbe incrociare il serbo solo in zona semifinale. Tra gli scogli del defending champion ci potrebbero essere Cilic e Bautista ma prima l’esordio contro il tedesco Struff. Lo svizzero invece potrebbe incontrare Sinner. Possibile anche un derby in casa tra il romano Berrettini e il ligure Fognini agli ottavi di finale. Nadal inizia invece con il boliviano Hugo Dellien e la sua parte di tabellone vede la presenza del fortissimo Daniil Medvedev.

Gli italiani agli Australian Open 2020

Otto le presenze nostrane. Sinner debutterà contro uno dei qualificati e Berrettini affronterà il sudafricano Lloyd Harris. È andata decisamente peggio a Marco Cecchinato che vedrà subito Alexander Zverev e a Salvatore Caruso che aspetterà Stefanos Tsitsipas. Sonego si batterà con Kyrgios. Fabio Fognini invece vedrà Reilly Opelka in pieno equilibrio; si sono già incontrati due volte in passato con una vittoria a testa anche se pesa l’ultima sconfitta del ligure agli US Open. Stefano Travaglia giocherà contro il cileno Garin e ha buona possibilità di passare al turno successivo. Per Seppi c’è Kecmanovic, semifinalista alle Next Gen e già battuto dal golden boy Sinner. Potrebbe farcela anche Lorenzo Musetti, lo junior che deve sconfiggere solo un ultimo giocatore alle qualificazioni per entrare nel main draw.

 Paolini guida le azzurre

Jasmine Paolini affronterà per prima cosa la russa Anna Blinkova; una giocatrice non così alta in classifica da rendere scontato l’esito del match. Camila Giorgi invece dovrà aspettare le qualificazioni per conoscere la sua avversaria mentre pesa l’esclusione di Sara Errani. Esordio negli Open d’Australia anche per Martina Trevisan, suo a tutti gli effetti il posto nel tabellone principale dopo la vittoria su Eugenie Bouchard.

Il tabellone femminile

Tra le teste di serie femminile la grande assente è Bianca Andreescu, ferma per un problema al ginocchio dopo la vittoria agli US Open. Gli occhi però ora sono tutti per Serena Williams. Possibile che l’americana incontri un’altra big come Ashleigh Barty ma solo in una fase avanzata della competizione, e questo  semplifica di parecchio il suo percorso. Altra sfida interessante è quella del primo turno tra Coco Gauff e Venus Williams: due afroamericane, due giocatrici di generazioni diverse. L’altra Williams invece vedrà subito la 19enne russa Anastasia Potapova, sportiva promettente ma forse non sufficientemente forte psicologicamente da affrontare e magari battere la grande campionessa.