
Tadej Pogacar continua a dominare le corse con facilità impressionante. A una settimana dal trionfo iridato in Ruanda, il fuoriclasse sloveno ha conquistato anche il titolo europeo, facendo sua la prova in linea come solo lui sa fare: con una fuga solitaria da 75 chilometri e un ritmo impossibile per chiunque. Ancora una volta, Pogacar ha corso da solo contro tutti, trasformando una gara equilibrata in un monologo.
#Pogacar domina anche il Campionato Europeohttps://t.co/dMWeg2tM9o
— Informazione Cattolica (@infocattolica) October 6, 2025
Tadej Pogacar continua a scrivere la storia del #ciclismo moderno con imprese che sembrano appartenere a un’altra epoca. A una sola settimana dal trionfo mondiale di Kigali, il fuoriclasse sloveno ha dominato…
In 4 ore e 59 minuti, il 27enne sloveno ha tagliato il traguardo con 31 secondi di vantaggio su Remco Evenepoel, che ha provato a resistere ma ha dovuto cedere nel finale. Sul terzo gradino del podio il francese Paul Seixas, mentre l’Italia ha accarezzato il podio con Christian Scaroni, quarto dopo una gara coraggiosa e generosa.
L’altro grande atteso, Jonas Vingegaard, non è mai entrato in gara: il danese, reduce dal successo alla Vuelta, si è staccato ben prima di metà corsa e non ha mai più rivisto i migliori. In generale, comunque, il ritmo imposto dallo sloveno ha messo in crisi un po’ tutti: questo Pogacar è veramente un “alieno”.
Molto valida, invece, la prestazione degli italiani. Scaroni, 27 anni, è rimasto nel gruppo di testa fino agli ultimi chilometri, lottando per un posto sul podio fino alla fine. Gianmarco Garofoli ha chiuso in nona posizione, mentre Frigo è arrivato undicesimo, confermando un’ottima prestazione complessiva della nazionale azzurra.
Pogacar, il dominio del nuovo cannibale
Con questo successo, Pogacar mette la sua firma su una stagione straordinaria: Mondiale, Europeo e Tour de France nello stesso anno. Un triplete che non ha precedenti nell’era moderna e che consacra lo sloveno come il nuovo cannibale del ciclismo, capace di vincere ovunque, contro chiunque e con qualsiasi condizione.
Classifica finale:
- Tadej Pogacar (Slovenia) – 4h59’29”
- Remco Evenepoel (Belgio) +31”
- Paul Seixas (Francia) +3’41”
- Christian Scaroni (Italia) +4’04”
- Tom Skuijns (Lettonia) +4’16”
- Juan Ayuso (Spagna) +4’21”
- Mattias Skjelmose (Danimarca) +5’01”
- Pavel Sivakov (Francia) +5’55”
- Gianmarco Garofoli (Italia) +5’59”
- Romain Gregoire (Francia) +6’52
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