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Ordinano spremute e tramezzini, conto choc a Roma: quanto hanno pagato

Come vanno gestiti gli aumenti di prezzo

Mauro Antonelli dell’Unione Nazionale Consumatori ha spiegato che l’aumento dei prezzi delle strutture ricettive è determinato dall’aumento della domanda. “I prezzi aumentano a Siena durante il Palio, a Milano durante il Salone del Mobile e quindi ci aspettiamo che i prezzi di alberghi, bar e ristoranti aumentino anche per il Giubileo”, ha spiegato l’esperto. Gli anni scorsi gli aumenti erano giustificati dal rincaro delle bollette, ma adesso la situazione è cambiata. Non c’è un vero motivo che giustifichi prezzi così alti, ma questo non è un problema dei commercianti. Perché? (Continua dopo le foto)

Non c’è un limite ai prezzi

Il punto è che non c’è un vero e proprio regolamento che sancisce se un prezzo è altro o no. L’unico obbligo per i gestori è che i prezzi siano esposti in maniera visibile. “Non c’è alcun tetto al prezzo. Se si vuole vendere una pizza a un milione di euro in Italia non si commette alcun reato”, ha precisato Mauro Antonelli. “Da tempo chiediamo di dare una definizione di prezzo anomalo, per fare in modo che chi rincara eccessivamente possa essere punito. Facciamo l’esempio della pandemia, con le mascherine vendute a 70 euro. Abbiamo presentato molti esposti, ma il risultato è stato nullo”, ha aggiunto. Quindi nel caso dello scontrino del bar Rosati, non c’è stato alcun reato perché i prezzi erano ben visibili, quindi il locale, per come stanno le cose ad oggi, è libero di vendere i prodotti al prezzo che vuole, a discapito dei consumatori.

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