
Il ritorno è vicino, anzi vicinissimo. Jannik Sinner tornerà a calcare i campi il prossimo 7 maggio, in occasione degli Internazionali d’Italia di Roma, dopo tre mesi di stop forzato legati alla squalifica per il caso Clostebol. In un’intervista al Tg1, rilasciata al direttore Gian Marco Chiocci, il campione azzurro ha parlato con schiettezza, mettendo sul tavolo emozioni, difficoltà e nuove consapevolezze.
Jannik Sinner ritrova il sorriso: nuova fiamma e ritorno in campo a Roma – https://t.co/VA2CeJP1uJ pic.twitter.com/mEe2NfpjVJ
— Tennis Circus (@Tenniscircus) April 29, 2025
“Sarò molto contento di rientrare in campo, soprattutto a Roma: è un torneo speciale per me“, ha dichiarato. “Sicuramente entrerò con una mentalità un po’ diversa“. Jannik non ha cercato scuse e non ha nascosto il peso emotivo degli ultimi mesi. Ha raccontato senza filtri il disagio vissuto dentro e fuori dal campo, rivelando la parte più fragile di sé.
“Come mi sono sentito io in campo non è il modo in cui un giocatore si dovrebbe sentire“, ha spiegato. “Perché noi ci alleniamo tanto per poi divertirci quando giochiamo una bella partita”. Ma in quel periodo il tennis aveva smesso di essere una fonte di gioia: “Per me questo divertimento, giorno dopo giorno, è andato un po’ via, perché ho pensato ad altre cose”.
Parole che pesano, e che restituiscono l’immagine di un ragazzo che ha vissuto l’apice della sua carriera portandosi addosso un macigno. Nonostante questo, ha vinto due Slam, ha conquistato il vertice, e oggi le sue parole aiutano a comprendere quanto quell’impresa sia stata straordinaria, e forse ancora più mentale che tecnica.
Sinner: “Ora guardo solo al futuro”
Ora però lo sguardo è rivolto solo al futuro. Sinner non vuole più guardarsi indietro: conta solo il presente e la prossima sfida. “Ormai non manca tanto, quindi ci vediamo a Roma e speriamo di essere abbastanza preparati per essere competitivi“, ha detto con entusiasmo contenuto. La voglia c’è, ma c’è anche la consapevolezza che dopo tre mesi il campo può riservare sorprese, nel bene e nel male.
“Sono molto contento di fare il mio ritorno a Roma, non c’è posto più bello“, ha aggiunto. E ha concluso con uno sguardo d’insieme, da leader qual è: “Molto presto in campo agli Internazionali ci saremo non solo io, ma tutto il gruppo italiano con dei giocatori incredibili, quindi ci aspettiamo un bel tifo”. Un invito non solo al pubblico, ma anche a sé stesso: ritrovarsi tra la gente, sulla terra, tra i suoi. A Roma. Nel posto giusto, al momento giusto.
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