
Jannik Sinner, febbre a 40: non si tratta di un malessere di stagione, ma del numero di vittorie ottenute dall’azzurro in questa stagione. Il numero 2 del mondo continua a lavorare sul proprio tennis, introducendo nuove soluzioni tattiche per affrontare gli scontri diretti con Carlos Alcaraz, ma senza perdere la sua identità. Con il suo gioco fatto di pressione e precisione, l’altoatesino resta inarrestabile per la maggior parte degli avversari, imponendo un ritmo che solo pochissimi al mondo riescono a reggere.
Ma non doveva giocare nel primo pomeriggio? Sono stata gabbata!!!!! #Sinner https://t.co/cNDFzHHEuI
— Lucy Val Pelt (@ValBazz) September 29, 2025
A Pechino, l’azzurro ha dato un’altra dimostrazione della sua superiorità nel primo set, dominando l’ungherese Marozsan, per poi complicarsi la vita nel secondo: Jannik ha infatto perso il servizio sul punteggio di 4-4 e l’avversario è andato a servire per il set. Ma la preoccupazione di perdere un altro parziale dopo quello con Atmane è presto scomparsa: il nostro campione ha alzato i giri e vinto tre game consecutivi (con due break) approdando in semifinale. (continua dopo la foto)

Al National Tennis Center di Pechino, Sinner ha battuto Marozsan 6-1 7-5 in un’ora e 20 minuti. Primo set travolgente – chiuso in appena 26 minuti – con l’azzurro perfetto al servizio e micidiale in risposta, soprattutto sulle seconde.
Più “classico” nel suo schema rispetto ai match precedenti, ha imposto il suo ritmo e la sua posizione avanzata in risposta, cannibalizzando ogni esitazione dell’ungherese. Ed è emersa la volontà del nostro campione di non eccedere in cambiamenti nel suo tennis, come aveva anticipato dopo le fatiche del turno precedente.
Nel secondo set, complici anche i meriti dell’avversario salito di livello, Sinner ha vissuto un momento di rilassamento con un passaggio a vuoto: sul 4-3 non ha sfruttato quattro palle break e nel game successivo ha perso il servizio.
Ma proprio quando il match sembrava poter finire al terzo set, l’altoatesino ha sfoderato la miglior versione del suo tennis, potente e dominante, infilando un parziale di 12 punti a uno con il break decisivo che gli ha permesso di chiudere 7-5. Una rimonta di personalità, oltre che di tecnica.

Per Sinner è la terza semifinale consecutiva a Pechino, la sesta del 2025 e la tredicesima di fila sul cemento. In tutti i tornei di quest’anno giocati su questa superficie il fuoriclasse azzurro ha raggiunto almeno la finale.
Ora lo aspetta Alex De Minaur, avversario che l’azzurro conosce benissimo e contro cui vanta un record di successi di 10-0. L’australiano, che gioca un bel tennis ma con Jannik non è mai riuscito a trovare contromisure, si è qualificato grazie al ritiro di Mensik. L’appuntamento è per domani alle 8: Sinner va alla caccia della quarantunesima vittoria stagionale e di un’altra finale nel suo splendido 2025.
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