
Sinner e Musetti, i due volti dell’Italtennis che per motivi diversi oggi possono sorridere. Senza dimenticare un Berrettini uscito esausto dalla partita vinta con Zverev, ma apparso in grande ripresa. Ma sono i due “ragazzi terribili”, oggi, a prendersi la scena. In primo piano, con pieno merito, Lorenzo Musetti, che a Montecarlo ha mostrato non solo il suo bel tennis, ma anche grinta e continuità.
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— Michele Sarno 🇮🇱 🇺🇦 🇹🇼 (@MicheleSarno76) April 14, 2025
Alcaraz vince Montecarlo, sale al primo posto della Race ed al secondo dell'entry sistem. Splendido torneo di Musetti, capace di eliminare lungo il cammino Tsitsipas e De Minaur fra gli altri, arrendendosi in finale alla stanchezza più che allo spagnolo.
Tutti aspettavano questo salto di qualità da parte del Muso, e ora i tifosi incrociano le dita, sperando che questo Musetti 2.0 sia quello vero e che non ricada più nelle incertezze e nelle paure che troppo spesso lo hanno frenato in passato. Ma oggi Lorenzo può sorridere, perché insieme alla finale di Montecarlo è arrivato anche il best ranking: numero 11 al mondo, a soli 15 punti dalla top ten e dal norvegese Ruud, che dovrà difendere i punti conquistati l’anno scorso con la vittoria a Madrid.

A Montecarlo, si è visto il miglior Lorenzo Musetti, a tratti addirittura irresistibile. Il primo set contro Alcaraz è stato un inno al talento, un 6-3 che ha entusiasmato i tifosi italiani. Poi, però, è arrivato il maledetto infortunio. Un fastidio al quadricipite destro che gli ha impedito di essere competitivo quando più contava.
Alcaraz ha alzato il livello e forse avrebbe vinto ugualmente, ma è stato un peccato non vedere come se la sarebbe cavata Lorenzo se avesse potuto giocarsela ad armi pari. Nonostante l’amarezza, il Muso esce da questa settimana con tanta consapevolezza in più. Ora dovrà riposare e rimettersi in sesto per Roma e per Parigi.
Intanto, la notizia che tutti aspettavano è arrivata come una carezza: Sinner si allena di nuovo in pubblico. Un passo fondamentale verso il ritorno alla normalità e all’agonismo dopo il Purgatorio di tre mesi per la squalifica seguita al caso Clostebol.
A Madrid non ci sarà, ma Roma è nel mirino e, soprattutto, Parigi. Per Jannik, quella sul rosso – non la sua superficie preferita – è una stagione da costruire con pazienza. Dopo lo stop forzato, il nostro fuoriclasse scalpita per tornare in campo. E tutti sono curiosi di vedere se riuscirà da subito a esprimere il tennis stellare che gli ha permesso di trionfare a Melbourne, dove ha conquistato il suo terzo Slam.

Mentre Sinner si prepara e Musetti si gode il best ranking, Carlos Alcaraz a Montecarlo ha lanciato un messaggio forte. Il talento di Murcia ha vinto, convinto e scavalcato Zverev nella classifica ATP. È lui il nuovo numero 2, ed è lui l’uomo che, insieme a Sinner, sarà fra i favoriti nelle prossime settimane. “Ora voglio solo divertirmi. E vincere”. Carlos è tornato, e tutti dovranno farci i conti.
L’Italia del tennis esce da Montecarlo con una sola certezza: c’è, ed è protagonista. Sinner lavora in silenzio, da leader. Musetti risponde con il talento, da artista. La strada per il Roland Garros è ancora lunga, e su quella strada c’è il prestigioso appuntamento di Roma, un torneo che un italiano non vince dai tempi di Adriano Panatta. Speriamo che sia la volta buona.
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