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Serie A, attenta: il Como fa sul serio, vittoria in Spagna con rissa clamorosa (VIDEO)

Il Como non si nasconde più e studia da grande. Sarà meglio abituarsi, perché la squadra dei fratelli Hartono si candida a essere la grande sorpresa della Serie A che inizierà fra una manciata di giorni. Dopo un mercato ambizioso a gennaio, in questa sessione estiva sono stati aggiunti innesti mirati e di spessore. L’obiettivo non è più la salvezza, ma un salto di qualità che possa aprire le porte all’Europa.

Dopo aver sollevato la Como Cup battendo l’Ajax, la squadra di Cesc Fabregas ha affrontato il Betis Siviglia a Cadice, in quella che doveva essere un’altra tappa di preparazione. Il risultato, un 3-2 di prestigio per gli azzurri, è stato però caratterizzato da una clamorosa rissa in campo poco prima dell’intervallo.

L’inizio è stato travolgente per la squadra italiana. Dopo appena una manciata di secondi, il pressing alto di Diao sorprende la retroguardia del Betis. Il senegalese ruba palla a Natan, si invola verso la porta e viene abbattuto da Pau Lopez in uscita. Il portiere spagnolo ha la peggio e deve lasciare il campo, sostituito da Valles. Sul rigore, lo stesso Diao si fa ipnotizzare dal neoentrato, che devia il tiro sul palo, ma è rapidissimo nel ribadire in rete la ribattuta: Como in vantaggio.

Il Betis tenta una reazione immediata. Al 17’ Kempf salva sulla linea un colpo di testa di Natan, poi Butez chiude lo specchio a Hernandez, liberato da un tocco geniale di Isco. Ma è ancora il Como a colpire. Da Cunha ruba palla a centrocampo, si inventa un sombrero su Altimira e dal limite dell’area trova un destro perfetto sotto l’incrocio: è il 2-0 e lo stadio si zittisce.

Da lì, però, il clima in campo si fa rovente. Già innervositi, i padroni di casa reagiscono male. Durante il recupero del primo tempo, Fornals colpisce Perrone con uno schiaffo, e l’italo-argentino risponde immediatamente. Ne nasce una mischia generale, con calci, spinte e insulti che coinvolgono diversi giocatori.

Como, una rissa folle

L’arbitro perde completamente il controllo e decide per due espulsioni dirette: Perrone per il Como e Bellerin per il Betis. Il cartellino a quest’ultimo, più per aver partecipato al caos che per colpe dirette, lascia interdetti anche i cronisti spagnoli.

Nella ripresa, il tono agonistico resta alto ma almeno il gioco riprende. Il Como prova a gestire il vantaggio e ci riprova con Da Cunha, ancora pericoloso da fuori area, ma il portiere blocca. Poco dopo, un errore in disimpegno di Moreno regala palla al Betis, e nel tentativo di recuperarla Da Cunha stende in area Altimira: è rigore. Isco spiazza Butez e accorcia le distanze.

La spinta del Betis cresce e trova il pari su una deviazione sfortunata: Firpo calcia un cross basso, la palla sbatte su Smolcic e inganna il portiere francese. È il 2-2, e per qualche minuto gli spagnoli sembrano avere l’inerzia dalla loro parte. Ancora Isco va vicino al sorpasso con un destro dalla distanza, ma Butez vola e mette in angolo.

Quando il ritmo sembra calare, nel finale emerge di nuovo la voglia del Como. Una girata di Azon dal limite trova pronto Valles, poi lo stesso attaccante ci riprova all’ultimo minuto con un tiro preciso sul secondo palo che sorprende il portiere andaluso: è il gol del 3-2 definitivo.

A fine gara, il tecnico del Betis, Manuel Pellegrini, non ha nascosto il disappunto per l’atteggiamento degli avversari. Si è avvicinato a Fàbregas per un confronto diretto, lamentando l’eccessiva aggressività dei lariani, in particolare del rientrante Cutrone, spesso protagonista nei contrasti.

Nonostante le polemiche e il nervosismo, il Como può tornare a casa con un altro segnale forte: vittoria di carattere, contro un avversario che ha chiuso la Liga al sesto posto e ha giocato la finale di Conference League. Ma resta anche l’ombra di un’amichevole degenerata in rissa, che segnala come le grandi ambizioni non debbano trasformarsi in eccessi agonistici.

Domenica, intanto, arriva un test ancora più prestigioso: il Trofeo Gamper contro il Barcellona, allo stadio Johan Cruijff, alle ore 21.00. E lì vedremo se il Como riuscirà a essere competitivo persino una sfida di così alto livello.

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