Continuano le indagini sul caso di Sharon Verzeni, la 33enne morta a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorso. Riflettori puntati su Sergio Ruocco, lo storico compagno della vittima, che sta collaborando con i Carabinieri. L’uomo, infatti, è stato ascoltato più volte dagli inquirenti. In queste ore a parlare è stato anche il fratello di Sergio Ruocco, che ha formulato un’ipotesi su cosa potrebbe essere successo quella notte. (Continua a leggere dopo le foto)
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Sergio Ruocco, interviene il fratello: “Cos’ha subito lei”
Si infittisce sempre di più il mistero intorno all’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne morta a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorso. In queste ore il compagno Sergio Ruocco è stato ascoltato più volta dai Carabinieri, ma la famiglia dell’uomo si dice convinta della sua estraneità a fatti. Sergio era a letto a dormire e il suo alibi sarebbe stato confermato: non ci sono immagini delle telecamere che lo riprendono mentre esce. Mirko è uno dei due fratelli di Sergio Ruocco, ha 28 anni, e vive a Seriate con la madre, Maria Rosa Sabadini, e l’altro fratello, Stefano. Mirko ha deciso di rompere il silenzio e di dire la sua questa intrigata storia. Sul fatto che Sergio venga interrogato più volte, come riportato da Il Giorno, ha detto: “Non penso. Perché quando fanno le indagini è normale. Se succede una cosa tipo questa, è normale che vanno a prendere per primo il marito o qualcuno molto vicino alla vittima. Sergio non sente una pressione su di lui. Anzi, è sempre volenteroso, quando lo chiamano per dare informazioni quello che può dire, quello che sa, lo dice”.
Su come abbia visto suo fratello in questi giorni, Mirko ha ammesso: “Sì, sì, questo sì. Alle fine è sempre al comando dei Carabinieri. Essendo estraneo a tutto, non può che essere tranquillo. Finché non trovano chi è stato, va avanti così. Speriamo che presto ci sia un colpevole, speriamo per Sergio e per la famiglia di Sharon. E per la giustizia. Certo, certo. È venuto anche ieri qui a cena da noi. È tranquillo. Se uno non ha colpe, perché dovrebbe avere qualche problema? Poi, lui è uno un po’ chiuso, non parla tanto”.
“Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva”