Scuole aperte anche in estate – Il ministero dell’Istruzione ha firmato il decreto e ha dato vita ad un piano per la gestione dell’apertura estiva degli istituti. Vediamo in cosa consiste esattamente il nuovo piano, quali fondi saranno erogati e quali scuole sono interessate dal provvedimento. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Valditara firma il decreto
Scuole aperte anche in estate: è confermata la decisione del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha firmato il decreto. “Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un “Piano estate” ampliato e rinnovato”. Il ministero darà ora il via alla sperimentazione per estendere l’apertura delle scuole anche nei mesi di giugno, luglio e settembre. L’operazione avrà bisogno di risorse e il ministero ha già delineato un piano per la gestione dei cambiamenti. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Il fondo per le attività
Il fondo per le attività estive delle scuole sarà potenziato per far fronte ad ai costi del servizio ipotizzato per una platea potenziale di 1,3 milioni di studenti. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato il decreto che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni. “Il nostro obiettivo è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore” – ha spiegato il ministro. Gli Istituti scolastici saranno incaricati di sviluppare e proporre l’offerta con percorsi pensati per gli studenti nei mesi estivi. Nella scelta e organizzazione di queste attività, le scuole potranno affidarsi e collaborare anche con associazioni sportive e di volontariato. Ma quanto durerà la sperimentazione e quali sono le scuole interessate dal nuovo decreto?
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