L’appuntamento con l’amica di Sara
Quella sera Sara trascorreva la serata insieme all’amica, che
ha detto di essere scesa all’una per prelevare un energy drink al distributore automatico a 130 metri di distanza. Sarebbe stata fuori giusto il tempo di andare e tornare, per poi trovare il cadavere. I carabinieri non hanno creduto a questa versione e sono arrivati a dubitare di Bashan che abita nello stesso edificio di Sara, anche se in una scala diversa, ma la conosceva solo di vista.
È però amico della seconda ragazza. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, i due si scrivono e si danno appuntamento. Il ragazzo rientra in auto, la mette nel garage sotterraneo in comune con l’edificio vicino, passa da lì e sale le scale. Intanto l’amica gli va incontro scendendo in ascensore. I due non si incrociano: lei lo aspetta giù, lui entra nell’appartamento. Arriva in camera da letto dove Sara sta dormendo. Il ragazzo nega appunto il movente sessuale, ma fra lui e la ragazza che vive in quella casa si scatena una lite violentissima, la prende a pugni. Poi va in cucina, trova le forbici, le apre ferendosi il palmo di una mano, torna in camera e sferra undici colpi contro Sara uccidendola. Poi, con i vestiti e i piedi sporchi di sangue, scappa, lasciando una scia di impronte, lungo lo stesso percorso.
I carabinieri hanno ricostruito l’appuntamento dall’analisi dei cellulari, mentre una telecamera ha ripreso l’arrivo dell’auto di Jashan e la sua amica, che al distributore automatico non si è mai avvicinata.
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