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Sara uccisa a 19 anni, la scoperta sul killer: perchè si trovava dentro casa sua

L’appuntamento con l’amica di Sara

Quella sera Sara trascorreva la serata insieme all’amica, che
ha detto di essere scesa all’una per prelevare un energy drink al distributore automatico a 130 metri di distanza. Sarebbe stata fuori giusto il tempo di andare e tornare, per poi trovare il cadavere. I carabinieri non hanno creduto a questa versione e sono arrivati a dubitare di Bashan che abita nello stesso edificio di Sara, anche se in una scala diversa, ma la conosceva solo di vista.

È però amico della seconda ragazza. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, i due si scrivono e si danno appuntamento. Il ragazzo rientra in auto, la mette nel garage sotterraneo in comune con l’edificio vicino, passa da lì e sale le scale. Intanto l’amica gli va incontro scendendo in ascensore. I due non si incrociano: lei lo aspetta giù, lui entra nell’appartamento. Arriva in camera da letto dove Sara sta dormendo. Il ragazzo nega appunto il movente sessuale, ma fra lui e la ragazza che vive in quella casa si scatena una lite violentissima, la prende a pugni. Poi va in cucina, trova le forbici, le apre ferendosi il palmo di una mano, torna in camera e sferra undici colpi contro Sara uccidendola. Poi, con i vestiti e i piedi sporchi di sangue, scappa, lasciando una scia di impronte, lungo lo stesso percorso.


I carabinieri hanno ricostruito l’appuntamento dall’analisi dei cellulari, mentre una telecamera ha ripreso l’arrivo dell’auto di Jashan e la sua amica, che al distributore automatico non si è mai avvicinata.

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