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Roma e Lazio, lavori in corso: il derby banco di prova per Sarri e Gasperini

Maurizio Sarri e Gian Piero Gasperini lo sanno, il derby non è una partita come le altre. E Lazio-Roma stavolta ha un impatto ancora più forte, perché entrambe le squadre stanno cercando la loro strada per tornare in alto. Quest’anno la sfida mette di fronte allenatori esperti, che incarnano due idee di calcio ben precise, in parte simili ma anche profondamente diverse.

Entrambi prediligono un gioco offensivo, ma con interpretazioni che si discostano: più posizionale e ragionato quello di Sarri, più aggressivo e verticale quello di Gasperini. Il problema è il timing. Arrivare a un derby così importante alla quarta giornata significa che i meccanismi non possono ancora essere perfetti. In Italia, però, il tempo è sempre poco: basta una sconfitta per far scattare processi, dubbi e chiacchiere da esonero. (continua dopo la foto)

Sia Lazio che Roma arrivano all’appuntamento dopo sconfitte dolorose: i biancocelesti battuti a Sassuolo, i giallorossi piegati dal Torino all’Olimpico. Sarri ha raccolto solo 3 punti, frutto della vittoria casalinga sul Verona, mentre Gasperini ne ha 6, un vantaggio minimo ma che riflette la maggiore continuità della sua squadra in avvio di stagione.

Sarri può contare su due elementi a suo favore: il fattore campo e la conoscenza del derby romano, dove ha un bilancio positivo. La maggior parte dei suoi giocatori conosce già a memoria i suoi principi di gioco, ma, goleada al Verona a parte, nelle prime giornate i vantaggi non si sono visti. A Como è arrivata una sconfitta pesante, a Sassuolo le cose sono andate leggermente meglio ma la tenuta difensiva resta da rivedere.

Roma e Lazio, verso il derby con tante speranze e qualche dubbio

Sul fronte opposto, Gasperini sta cercando di impiantare alla Roma un calcio nuovo e complesso. In alcune fasi delle prime tre gare si è vista la sua impronta, ma il processo di assimilazione è ancora in corso. L’ex tecnico dell’Atalanta vuole una squadra aggressiva a tutto campo, con scalate difensive continue e inserimenti dei “braccetti” che possano rompere gli equilibri.

Sarri, invece, insiste su una linea difensiva sincronizzata, pressing modulabile e manovra fatta di passaggi veloci, terzo uomo e catene laterali. Due filosofie che promettono spettacolo ma che, alla quarta giornata, sono ancora in fase embrionale. A complicare il quadro il mercato estivo: per Sarri inesistente, per Gasperini non all’altezza delle aspettative. (continua dopo la foto)

Sulla carta, il derby sarà una sfida tattica intrigante, con due sistemi speculari che possono annullarsi o esaltarsi a vicenda. Ma la realtà è che senza un risultato positivo entrambi gli allenatori finiranno sulla graticola. I progressi nell’assimilazione delle idee non basteranno a placare il chiacchiericcio di chi giudica solo dai punti in classifica.

Il derby di domenica rischia così di diventare un vero esame di maturità per due progetti che, con l’attenzione esasperata che circonda costantemente le due squadre romane, dovranno trovare presto la quadra per non creare malumori e dubbi fra tifosi e commentatori.

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