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“Quel documento su Sempio”. Garlasco, scoperta e annuncio shock di Garofano: “Sorpresa anche per me”

La questione della trasparenza e la scoperta del 2025

Ma il punto più clamoroso arriva quando Garofano racconta di aver scoperto solo nel 2025 che la sua consulenza non era mai stata depositata ufficialmente. L’informazione gli sarebbe arrivata dall’avvocato Lovati, lasciandolo letteralmente “sorpreso”. “Non avevo mai riflettuto sulla legalità della procedura seguita”, ha dichiarato l’ex comandante dei RIS, precisando però di aver sempre agito in trasparenza e buona fede.

Queste parole, pronunciate a distanza di anni, rimettono in discussione non solo la gestione delle prove, ma anche la catena di responsabilità all’interno della difesa. Perché quel documento non è mai stato presentato? E soprattutto, cosa avrebbe potuto cambiare se fosse stato acquisito agli atti? Domande che, oggi più che mai, tornano a pesare come macigni.

Andrea Sempio, coinvolto nell'inchiesta parallela del caso Garlasco
Garofano e Sempio: relazione e consulenza mai depositata nel caso Garlasco

L’addio all’incarico e le ombre che restano

Garofano ha infine annunciato di aver lasciato l’incarico di consulente tecnico di parte il 30 settembre 2025, dopo anni di collaborazione e approfondimenti rimasti senza un epilogo chiaro. Un gesto che segna la fine di un lungo percorso, ma non di una vicenda che continua a generare nuove rivelazioni e colpi di scena.

Il caso Garlasco, che dal 2007 divide opinione pubblica e magistratura, rimane un enigma fatto di documenti mancanti, analisi genetiche controverse e strategie difensive misteriose. E ora, con le parole di Garofano, sembra pronto a riaprirsi ancora una volta, forse con nuove verità pronte a emergere dal passato.

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