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Papa Francesco, cosa rischia dopo le dimissioni: parla il direttore scientifico

Le cure necessarie

Il Papa continuerà ad assumere farmaci, tra cui antibiotici e antifungini, a causa della natura polimicrobica dell’infezione e di una complicanza fungina sviluppata durante la terapia antibiotica prolungata. Tuttavia, l’aspetto più importante del recupero sarà la fisioterapia respiratoria, fondamentale per rafforzare l’apparato respiratorio compromesso.

L’abbassamento della voce indica che c’è stato un coinvolgimento di tutte le vie respiratorie, ma soprattutto della muscolatura”, ha spiegato Andreoni. La voce del Santo Padre potrebbe richiedere almeno un paio di settimane per tornare alla normalità e sarà necessario evitare sforzi eccessivi. (continua dopo la foto)

Il quadro clinico di Papa Francesco

Papa Francesco, 88 anni, ha un quadro respiratorio delicato: soffre di bronchite cronica e asma bronchiale e ha subito l’asportazione di un lobo polmonare in giovane età. Queste condizioni preesistenti rendono il recupero più complesso e richiedono una particolare attenzione per evitare ricadute.

Per questo motivo, anche se la fase critica è stata superata, sarà essenziale monitorare attentamente la sua salute e adottare tutte le precauzioni necessarie. In Vaticano, il Pontefice potrà seguire il suo percorso di guarigione in un ambiente protetto, ma sarà fondamentale evitare affaticamenti eccessivi e contatti non strettamente necessari.

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