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Papa Francesco, il bollettino medico: ultimi aggiornamenti dall’ospedale

Tutta la verità sulle condizioni di salute di Papa Francesco

Stando a quanto riferito da fonti vaticane, nei giorni precedenti Papa Francesco era stato in grado anche di dedicarsi ad alcune attività lavorative e a partecipare, nella giornata di domenica 2 marzo, alla Santa Messa insieme agli operatori sanitari che si stanno prendendo cura di lui. Nell’Angelus, trasmesso per la terza domenica consecutiva soltanto in forma scritta, il Pontefice aveva ringraziato i fedeli per l’affetto, la vicinanza e le preghiere. Poi aveva dedicato un pensiero agli Stati martoriati dai conflitti. Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu. “Da qui la guerra appare ancora più assurda”, aveva scritto Bergoglio. (continua a leggere dopo le foto)

Dopo sul cauto ottimismo del fine settimana nuova doccia fredda

Sempre nella giornata di domenica Santo Padre aveva avuto un breve incontro con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, ovvero il “capo della diplomazia” della Chiesa Cattolica. Dopo il cauto ottimismo del fine settimana appena trascorso in cui non si erano verificati nuovi episodi di criticità, una nuova doccia gelata ha colpito i fedeli, che ora pregano perché il Papa si riprenda dalla polmonite che l’ha colpito. Il professor Claudio Micheletto, direttore dell’Unità operativa complessa di Pneumologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Verona e presidente dell’Associazione italiana pneumologi ospedalieri, ha spiegato che “aver bisogno della ventilazione indica un quadro in peggioramento” e che “per dover ricorrere a due broncoscopie vuol dire che il Papa ha tanta secrezione e a questo punto del ricovero potrebbe non stare rispondendo bene alle terapie antibiotiche. Ci si augura che sia un fatto acuto, quindi legato a quello che è avvenuto in giornata”.

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