Il movente e le parole dell’avvocato
Nell’interrogatorio a Deep, gli inquirenti hanno cercato di ricostruire la dinamica di quanto accaduto scavando a fondo per fare emergere quale possa essere stato il movente del delitto che ha sconvolto Costa Volpino. Secondo quanto riporta Leggo il giovane avrebbe confessato di essere stato alla ricerca di droga. Frugando nello zaino della ragazza sarebbe stato scoperto e avrebbe iniziato una colluttazione. Dopo aver cercato di stordire Sara con diversi pugni sarebbe corso in cucina ad agguantare un paio di forbici.
Secondo quanto riferisce RaiNews, l’avvocato della difesa Fausto Micheli ha sottolineato che il killer reo confesso sia “pentito e addolorato” per quello che ha fatto e si troverebbe ora in uno stato psicologico alterato. “Non si riesce a capacitare per quello che ha fatto. – si legge – Da una colluttazione è passato al gesto estremo di uccidere la ragazza. Il giovane non capisce cosa ha fatto e perchè: all’inizio c’è stata una colluttazione, forse si è spaventato, la situazione gli è sfuggita di mano (…). Non conosceva Sara se non di vista. Ha detto che ha sempre fatto del bene agli altri e ora ha fatto questo gesto che non riesce a spiegarsi”.
La frase da brividi del gip
Secondo la gip Alessia Sombrino, incaricata degli sovrintendere gli interrogatori a Jashan Deep Badhan ci sarebbe pericolo di reitarazione. I fatti e la modalità del delitto, , sarebbero «sintomatici di una totale mancanza di autocontrollo e di una personalità violenta». Alla luce di quanto emerso finora la gip Sombrino dovrà decidere nelle prossime ore sulla richiesta di convalida dell’arresto avanzata dal pm Giampiero Golluccio.
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