
La bandiera italiana sventola sul tempio del tennis. Jannik Sinner ce l’ha fatta, ancora una volta. Ma stavolta è diverso: nessun italiano aveva mai conquistato Wimbledon, nessuno aveva mai alzato la coppa del più antico e prestigioso torneo del mondo. E ora che lui l’ha fatto, l’Italia del tennis cambia direzione, aggiunge un nuovo punto cardinale nella propria mappa storica.
Tennis, #Sinner racconta #Wimbledon e rivela: “Ho quasi pianto”https://t.co/tqYlm2boqO
— askanews (@askanews_ita) July 14, 2025
Un’impresa che Claudio Lenzi, in un’analisi pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, paragona a quelle dei pionieri. E Sinner, in questa narrazione, diventa il Marco Polo dello sport italiano: colui che esplora, che arriva primo, che apre la via ai seguaci della racchetta.
La vittoria sull’erba di Londra si unisce ad altri momenti indelebili del nostro sport. La Coppa Davis del 1976, con Panatta, Barazzutti, Bertolucci, Zugarelli e Pietrangeli capitano. Le prime vittorie Slam a Parigi, con Nicola nel 1959 e Schiavone nel 2010. L’ascesa al numero uno del mondo, datata 10 giugno 2024, ancora di Sinner.
Ma la portata del successo a Wimbledon ha qualcosa di assoluto, che va oltre la racchetta: entra nel pantheon delle prime volte epocali dello sport italiano. Come il primo oro olimpico di Trissino nel salto a cavallo, o la corsa immortale di Trebisonda “Ondina” Valla a Berlino ’36. Come Carnera al Madison uqando conquistò la corona dei pesi massimi.
Nel ciclismo, impossibile non ricordare l’impresa di Bottecchia nel 1924: prima maglia gialla italiana al Tour de France e primo connazionale vincitore della corsa francese. Nel, calcio, ovviamente, si ricorda il primo Mondiale, con il trionfo della Nazionale di Vittorio Pozzo nel 1934. (continua dopo la foto)

L’impresa di Sinner ricorda il 1950 della Formula 1 e del Motomondiale, con Farina e Masetti, o il volo perfetto di Ghedina a Kitzbühel nel 1998. E ancora Fioravanti a Sydney 2000, Federica Pellegrini a Pechino, Molinari al British Open di golf, Belinelli nel basket Nba e poi uno dei trionfi più inattesi e clamorosi.
Che non può essere che quello di Marcell Jacobs a Tokyo, quando sulla distanza principe della velocità non solo diventò il primo italiano a vincere un oro olimpico, ma anche il primo europeo nella storia a vincere i 100 metri.
Jannik Sinner oggi entra di diritto in questo club esclusivo di imprese leggendarie, che partono dallo sport ma parlano all’immaginario, all’orgoglio collettivo. L’Italia non vince solo a Wimbledon. Ma oggi l’Italia conquista anche Wimbledon, ed è un giorno che non potremo mai dimenticare.
Leggi anche:
- Sinner, guarda cosa ha fatto Alcaraz dopo la finale: tifosi impazziti!
- Jannik Sinner e la scommessa con Cahill che fa sognare i tifosi: “Chiedete a lui”