
Napoli, è sfumato uno degli obiettivi principali del mercato: La corsa a Dan Ndoye si chiude con un nulla di fatto per il club di Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte, che deve alzare bandiera bianca: l’esterno svizzero vestirà la maglia del Nottingham Forest. Una delusione per gli azzurri, che però hanno già un piano alternativo pronto.
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— Repubblica Sport (@SportRepubblica) July 29, 2025
La dirigenza, guidata dal ds Giovanni Manna, ha infatti già pronto un piano B pensato proprio nell’eventualità di non arrivare a Ndoye: il nome più caldo è quello di Antonio Nusa, esterno norvegese classe 2005, sul quale è pronta un’offerta da 35 milioni di euro. (continua dopo la foto)

Il lungo corteggiamento di Ndoye si è concluso con un colpo di coda inglese. Il Bologna, proprietario del cartellino, ha accettato l’offerta del Nottingham: 40 milioni di euro più 3 di bonus, una cifra che il Napoli non ha voluto pareggiare. L’intesa tra il giocatore e il club di Nuno Espírito Santo era già raggiunta da tempo.
Nelle prossime ore, Ndoye volerà in Inghilterra per le visite mediche e metterà fine definitivamente alla sua esperienza in Serie A. Il Napoli non si abbatte e rilancia subito con Nusa, gioiello offensivo del Lipsia. Il giovane norvegese si è messo in mostra anche nella recente vittoria della sua nazionale contro l’Italia, segnando una rete nel 3-0 che ha umiliato gli azzurri e ha portato all’esonero di Spalletti.
Per lui, Manna ha pronta una proposta concreta, per l’appunto da 35 milioni di euro, che lo fa balzare in cima alla lista dei desideri per la fascia sinistra, davanti a nomi più noti come Sterling e Chiesa. (continua dopo la foto)

L’inglese resta un’opzione remota: l’ingaggio monstre dell’ex City è un ostacolo pesante, e il Chelsea vorrebbe liberarsene solo con una cessione a titolo definitivo. Quanto a Chiesa, al momento non ci sono trattative concrete.
In difesa, si raffredda invece la pista che porta a Juanlu del Siviglia. Il club spagnolo ha deciso di affidargli il numero 16, un numero simbolico legato alla memoria di Antonio Puerta, ex capitano tragicamente scomparso nel 2007. Un gesto che lascia intendere la volontà di trattenere il giocatore e costringe il Napoli a virare su altri obiettivi per rinforzare la difesa.
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