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Morte Giulia Cecchettin, la notizia sull’autopsia: cosa succederà ora

Un altro terribile femminicidio si è consumato in questi giorni nel nostro Paese. Sono 105 le donne uccise in Italia dall’inizio del 2023. Un dato allarmante che ci lascia senza parole. Dopo la scomparsa della 22enne nella giornata di sabato scorso, il corpo senza vita di Giulia Cecchettin è stato trovato il 18 Novembre 2023 vicino al Lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Il presunto assassiono, Filippo Turetta, anche lui 22enne, è stato arrestato in Germania e ora si attendono notizie per capire quale sarà la sua sorte. Nel frattempo sul corpo della giovane è stata disposta l’autopsia per capire che cosa sia realmente accaduto. (Continua a leggere dopo la foto)

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Morte Giulia Cecchettin, la notizia sull’autopsia: cosa succederà ora

Mentre si attendono i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, in programma a breve all’Università di Padova, gli inquirenti sono al lavoro per cercare di ricostruire la dinamica della morte della studentessa 22enne di Vigonovo scomparsa l’11 novembre 2023 insieme all’ex fidanzato Filippo Turetta e trovata cadavere una settimana dopo vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Il presunto colpevole è stato fermato sabato sera in Germana, vicino Lipsia. È accusato di omicidio volontario e si trova al momento in carcere in attesa dell’estradizione in Italia. La sua posizione potrebbe essere peggiorata dall’aggravante della premeditazione. Ci sarebbero alcuni elementi che sosterrebbero questa tesi, ovvero le ricerche effettuate online da Filippo poco prima della scomparsa: kit di sopravvivenza in alta quota, dettagli sui passaggi verso l’Austria. Ovviamente essendo un appassionato di trekking, tutto questo potrebbero significare poco. (Continua a leggere dopo la foto)

L’arma del delitto

L’arma del delitto è da rintracciare in un coltello. Un fendente, spezzato e senza macchie di sangue, è stato ritrovato nell’area industriale di Fossò, nel Veneziano, dove la telecamera di sorveglianza di un’azienda ha ripreso Filippo aggredire Giulia. Ora spetterà alle Forze dell’Ordine stabilire se l’oggetto ritrovato sia stato usato per uccidere la giovane. Anche il ritrovamento del cadavere di Giulia sotto il piano della strada, infilato sotto un grande masso in una sorta di grotta proprio per nasconderlo a chi passava per caso e coperto da sacchi neri è un altro elemento importante. Inoltre, da una prima ispezione cadaverica, non c’erano ferite da trascinamento, quindi è possibile che il corpo senza vita della vittima sia stato portato lì a spalla. Da chiarire è dunque anche il luogo dove Giulia è stata uccisa.

Lo scotch ritrovato sulla scena dell’aggressione a Fossò potrebbero costituire un altro elemento per la premeditazione, così come i soldi che Turetta aveva in tasca e che gli hanno consentito la fuga, passando il con fine con l’Austria e arrivando fino in Germania. Sarà poi l’interrogatorio di Turetta a chirire le dinamiche di quanto accaduto. Per poterlo interrogare bisognerà aspettare il suo ritorno in Italia. Il sì all’estradizione da parte delle autorità tedesche arriverà forse entro le 48 ore auspicate e preannunciate dal ministro degli esteri, Antonio Tajani.