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Milan, la cura Allegri non si vede: servono rinforzi e idee chiare

Se il buongiorno si vede dal mattino, per il Milan sarà un’altra stagione complicata. L’arrivo di Massimiliano Allegri non è bastato a cambiare volto a una squadra che sembra ancora prigioniera dei limiti già emersi lo scorso anno.

A San Siro, tra i fischi e il silenzio dei tifosi, il copione è stato identico: lampi episodici, errori difensivi evidenti e un gioco offensivo che si regge quasi esclusivamente sulle invenzioni dei singoli. Senza le giocate di Leao, unico davvero in grado di spaccare le difese avversarie, il bilancio è ancora più negativo.

Nessuna identità di squadra

Era impensabile attendersi un Milan spumeggiante da Allegri: lo stile del tecnico livornese è noto. Ci si poteva però aspettare una squadra organizzata, con poche idee ma chiare. Invece, al debutto, non si è visto nulla di tutto questo:

  • automatismi assenti,
  • gioco sulle fasce inesistente,
  • scarsa solidità difensiva.

La mancanza di un’alternativa a Santiago Gimenez non può bastare come alibi.

Mercato e responsabilità

Il pesante ko con la Cremonese neopromossa suona come un allarme anche per la dirigenza di Casa Milan. Mancano solo nove giorni alla fine del mercato e la sessione estiva, pur con diversi acquisti, non ha portato l’uomo capace di cambiare il volto della squadra.

Anche l’arrivo di Modric, campione dal palmares invidiabile, rischia di risultare vano in un contesto così disorganizzato.

MILAN, ITALY – AUGUST 23: Massimiliano Allegri Head coach of AC Milan gestures during the Serie A match between AC Milan and US Cremonese at Giuseppe Meazza Stadium on August 23, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Giuseppe Cottini/AC Milan via Getty Images)

Cosa serve al Milan

Per invertire la rotta servono almeno due rinforzi di spessore:

  • un centrale difensivo in grado di guidare il reparto (Pavlovic e Gabbia non sono garanzie sufficienti),
  • una prima punta di livello internazionale.

Nel frattempo, Allegri dovrà valutare anche un cambio di modulo per compensare le lacune sulle fasce e dare una solidità che oggi appare lontanissima.

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