
Il Milan continua la ricerca di un centravanti, e ora sembra che Tare abbia quasi chiuso per il nigeriano Boniface. Dusan Vlahovic non è mai stato una vera prima scelta per i rossoneri, nemmeno Allegri era convinto, mentre l’operazione Hojlund è saltata per le modalità di acquisto proposte, sgradite sia al club sia al giocatore stesso.
Su #Vlahović il primo a non essere convinto fin da inizio estate è stato sempre #Allegri ❌
— MilanTimes (@MilanTimes_) August 20, 2025
Il #Milan non lo ha mai considerato una prima scelta ma solo una soluzione d’emergenza per gli ultimi giorni in caso di complicazioni
Ora pronti a chiudere la coppia #Boniface #Harder 🔥 https://t.co/Jgs5ka9cwS pic.twitter.com/2WN9d2VGLi
Ora i riflettori si spostano quindi su Victor Boniface, che ha un fisico imponente e somiglia un po’ al colombiano Zapata. Anche se l’affare sembra vicino alla chiusura, il nigeriano del Bayer Leverkusen – ottimo giocatore – presenta alcune incognite non di poco conto. (continua dopo la foto)

Boniface, infatti, ha subito due interventi ai legamenti crociati, oltre a essere stato vittima di frequenti infortuni muscolari, e ha alle spalle un 2025 da dimenticare: più gare saltate che giocate, e appena tre reti in dodici presenze. Nelle cinque amichevoli estive con il Leverkusen ha collezionato soltanto 85 minuti complessivi, rimanendo poi fuori anche all’esordio stagionale in Coppa di Germania.
L’ultima apparizione del nigeriano in Bundesliga risale al 20 aprile contro il Sankt Pauli. Eppure, appena sette mesi fa, Boniface era a un passo dal trasferimento all’Al Nassr per 70 milioni di euro. “Ero in un hotel di Francoforte e stavo già comprando regali ai miei familiari, poi è saltato tutto”, ha raccontato di recente.
Quando sta bene, il classe 2000 sa fare la differenza: 21 gol in 34 partite nella stagione 2023-24 con Xabi Alonso, dopo i 17 gol realizzati nel 2022-23 all’Union St. Gilloise. Il problema è la fragilità di un corpo che, nonostante il metro e novanta, non sempre regge i ritmi più alti.
Nel gennaio 2024 Boniface si è fermato per tre mesi a causa di un serio guaio agli adduttori, mentre l’ultimo stop, nel novembre dello stesso anno, gli è costato 12 partite e ha condizionato tutta la seconda parte di stagione.
Scommettere su di lui per risolvere subito il problema in attacco – aggravato dall’infortunio di Rafa Leao e dalla partenza di Noah Okafor – appare perciò un azzardo. Una puntata che potrebbe risultare vincente, ma che rischia di dipendere più dalla fortuna che dalle reali garanzie fisiche offerte da un giocatore di sicuro talento, ma molto fragile.
Leggi anche:
- La lite in spogliatoio che sconvolge il calcio: “Mai visto nulla di simile, tutti in vendita”
- Milan, salta Hojlund: Tare a un passo da un nuovo attaccante, ecco chi è