
La quiete che avvolgeva i servizi segreti italiani è stata infranta da una decisione destinata a lasciare il segno. Dietro una comunicazione ufficiale che parla di “una scelta personale“, si cela un intreccio di tensioni, scontri di potere e strategie mai dichiarate apertamente. Un mosaico complesso che vede coinvolti i vertici delle istituzioni, con un epilogo ancora incerto.

La telefonata d’addio ricevuta all’improvviso
Elisabetta Belloni, capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), lascerà l’incarico il 15 gennaio, anticipando di cinque mesi la scadenza naturale del mandato. A confermare la notizia, dopo indiscrezioni giornalistiche, è stata la stessa diplomatica, la prima donna a guidare i servizi segreti in Italia, scelta da Mario Draghi nel 2021 e confermata da Giorgia Meloni. La motivazione ufficiale è personale, ma i retroscena raccontano un’altra storia: difficili rapporti con il sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e persino con la premier, con cui si sarebbe consumata una telefonata tesa e aspra.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva