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Marotta, laurea honoris causa e tanto da dire: Chivu, Pio Esposito e il dilemma dello stadio

Giornata speciale per il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, insignito della laurea honoris causa in “Marketing e mercati globali” dall’Università Bicocca di Milano. “Per me è un giorno estremamente emozionante. Negli ultimi anni ho ricevuto molti riconoscimenti, ma questo è qualcosa di unico, straordinario e indimenticabile”, ha dichiarato Marotta.

Il presidente nerazzurro ha voluto ringraziare l’ateneo e i colleghi presenti, tra cui il primo presidente Guido Borghi, e ha sottolineato il ruolo della nuova proprietà: “Diventare presidente dell’Inter, attraverso un percorso come il mio, è qualcosa di eccezionale, lo sento profondamente nell’animo”.

Marotta si è soffermato anche sul futuro dello stadio San Siro, alla vigilia del voto sulla sua vendita e dopo la recente bocciatura da parte dell’UEFA: “Con sensibilità e intelligenza, spero che gli amministratori possano capire che la città ha bisogno di uno stadio nuovo, moderno“.

“Ci siamo dovuti ritirare dall’organizzare la finale di Champions League. Milano è fuori dalle città candidate per gli Europei 2032. Auspico che questo problema venga risolto al più presto, garantendo trasparenza, perché è un’esigenza per tutti”. (continua dopo la foto)

Il presidente dell’Inter ha poi parlato del rapporto tra sport e politica: “Mi auguro che la politica e le istituzioni, insieme al ministero dello Sport, possano garantire che tutti i ragazzini possano giocare e fare sport gratuitamente. Il sistema scolastico deve assicurarlo”.

Riguardo ai primi mesi di Chivu come allenatore, Marotta ha sottolineato: “Oggi abbiamo un grande allenatore e ce lo teniamo strettissimo. Ha 44 anni, incarna il senso di appartenenza interista, conosce bene il nostro settore giovanile ed è molto preparato professionalmente. I giudizi negativi di chi non lo conosce sono superficiali e non corrispondono alla realtà. Non c’è motivo per un cambio in corsa, siamo molto soddisfatti di lui”.

Marotta: “Pio Esposito ha tutte le qualità per diventare un campione”

Parole di incoraggiamento anche per Pio Esposito: “Non dobbiamo caricarlo di troppa pressione. È un ragazzo del 2005, giovane, con tutte le caratteristiche tecniche, atletiche e umane per diventare un campione. Deve portare sempre con sé umiltà e passione, valori che lo porteranno lontano”.

Infine, Marotta ha chiarito il futuro di Piero Ausilio: “Piero è nato nell’Inter, ha il DNA dell’Inter ed è un professionista affermato. Il suo futuro non sarà lontano da Milano, questo posso dirlo in modo concreto”.

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