Il maltempo continua ad abbattersi sul nostro Paese. La situazione è critica: l’Emilia-Romagna è tra le regioni che più sta facendo i conti con le perturbazioni, tra torrenti e canali esondati e fiumi in piena in particolare nella pianura tra Modena e Piacenza. Alcune famiglie sono state evacuate a Langhirano e Mulazzano (Parma), ma anche a Campogalliano (Modena). Ieri un uomo di 85 anni di Traversetolo, è morto dopo essere travolto dall’esondazione del Termina nel Parmense, mentre controllava che la piena non si avvicinasse al suo salumificio. Insieme all’Emilia Romagna anche il Vento si ritrova a far fronte alle violenti piogge che hanno causato vasti allagamenti nella cittadina di Castelfranco Veneto a causa dell’esondazione di un fiume.
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Maltempo Italia, esonda il fiume: città allagata
Dopo la caduta di 80 millimetri di pioggia in un’ora e mezza, con forte vento, è avvenuta l’esondazione dell’Avenale, il fiume che attraversa longitudinalmente la città di Castelfranco Veneto, nel Trevigiano che già aveva provocato tanti danni lo scorso 16 maggio. Ieri sera, rapidamente si è gonfiata la propria portata, fino a esondare nuovamente poco prima le 21, lungo via Avenale, in corrispondenza dell’Ipsia Galilei, oltrepassando poi il ponte di via San Pio X e inondando tutta la strada fino a piazza Giorgione, completamente allagata. Numerosi le chiamate ai vigili del fuoco, costretti a intervenire anche su alberi e piante piegate dal vento. (continua dopo la foto)
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Le parole del sindaco
Il temporale ha provocato nuovi allagamenti e disagi, probabilmente solo nelle prossime ore si potrà fare la conta dei danni. Negli ultimi tre giorni la protezione civile aveva pubblicato otto bollettini meteo, gli aggiornamenti sono continui. Già in precedenza, camminare nei quartieri Avenale e San Pio X a Castelfranco era diventato difficilissimo: i sacchi bianchi pieni di sabbia distribuiti dal Comune sono davanti a ogni garage, ogni cancello, ogni cortile.
Ieri sera il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon, è riuscito solo a dire “qui è un disastro“. Molti cittadini sono corsi alle sedi comunali per prendere altri sacchi di sabbia e proteggere negozi e abitazione. Attorno alle 20 le prime grosse gocce di acqua hanno cominciato a scendere dal cielo tramutandosi ben presto un potente temporale che ha avverato tutte le paure della giornata. La piazza, nel cuore della cittadina, era sommersa dall’acqua e l’ansia è iniziata a salire per chi vive a tiro del canale che, con le sue acque, alimenta il fossato attorno al castello medievale che a Castelfranco dà il nome.