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Le squadre NBA più in forma del 2025: chi punta al titolo?

La stagione NBA 2024/2025 è ormai entrata nel vivo, e alcune squadre stanno già emergendo come serie candidate al titolo. Tra roster profondi, stelle dominanti e giovani talenti in crescita, la competizione si preannuncia serrata. Alcune franchigie hanno iniziato con il piede giusto, dimostrando solidità sia in attacco che in difesa, mentre altre stanno sorprendendo con prestazioni sopra le aspettative. Quali sono le squadre più in forma del momento? Chi ha le carte giuste per arrivare fino in fondo? Andiamo alla scoperta dei team che stanno dettando il ritmo della stagione e le loro reali chance di conquistare l’anello. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Victor Wembanyama e Nikola Jokic in azione
(Foto di Ronald Cortes/Getty Images)

Boston Celtics

I vincitori in carica non possono non rientrare in questo particolare gruppetto. Dopo il diciottesimo titolo conquistato al termine della scorsa stagione, i Boston Celtics sono di nuovo all’arrembaggio per puntare a un bis che sarebbe clamoroso. Il loro successo dipenderà da un mix di talento, solidità difensiva e profondità del roster. Il loro successo si basa su una combinazione di talento, solidità difensiva e profondità del roster. Nonostante qualche difficoltà a gennaio, con un parziale di 10 vittorie e 6 sconfitte, Boston resta una contender credibile, grazie a un equilibrio tra attacco e difesa che la colloca tra le prime cinque squadre per efficienza su entrambi i lati del campo.

Jayson Tatum e Jaylen Brown sono i pilastri della squadra, a cui offrono punti, difesa perimetrale e leadership. Il sistema offensivo dei Celtics è costruito per generare tiri da tre di qualità e limitare le palle perse. Con il 53,3% dei tentativi di tiro provenienti dall’arco – la percentuale più alta della lega – e quasi 100 triple in più rispetto alla seconda miglior squadra in questa statistica, Boston si affida pesantemente al tiro dalla distanza per superare gli avversari. Inoltre, la squadra commette pochissime palle perse (solo il 10,5% delle azioni), garantendosi sempre un buon volume di possessi.

Anche in difesa i Celtics si confermano di alto livello, con quattro ottimi difensori sul perimetro e Kristaps Porzingis come solido rim protector. La loro capacità di inanellare più possessi difensivi vincenti e colpire con raffiche di triple li rende estremamente pericolosi: quando Boston segna almeno 20 triple in una partita, il record è di 16 vittorie e una sola sconfitta. Ripetersi in NBA non è mai facile, ma i Celtics hanno tutte le carte in regola per puntare al back-to-back.

(Foto di Joshua Gateley/Getty Images)

New York Knicks

I New York Knicks hanno affrontato l’ultima offseason con l’obiettivo chiaro di rafforzare il roster e diventare una seria candidata al titolo nella Eastern Conference. L’aggiunta di Karl-Anthony Towns ha cambiato il volto della squadra, portando un nuovo equilibrio offensivo e aumentando le ambizioni del gruppo guidato da Jalen Brunson.

Grazie a un mix di talento, fisicità e disciplina tattica, i Knicks si presentano come una squadra ostica per chiunque. Brunson ha ormai assunto pienamente il ruolo di leader, mentre l’arrivo di Towns ha reso l’attacco di New York uno dei più efficienti della lega. Pur non facendo grande affidamento sul tiro da tre (solo 27ª squadra per tentativi dall’arco), i Knicks riescono a segnare con grande continuità, sfruttando spaziature migliori e un eccellente gioco interno, chiudendo la stagione con un impressionante 56,8% dal campo su tiri da due punti.

Oltre a Brunson e Towns, la squadra può contare su due ali di alto livello come Mikal Bridges e OG Anunoby, oltre a Josh Hart, perfetto collante per equilibrare il quintetto. Il ritorno di Mitchell Robinson aggiungerà solidità sotto canestro, anche se la fase difensiva resta il punto interrogativo principale. Se New York vuole competere seriamente per il titolo, dovrà puntare su un attacco esplosivo e sperare in una serie di prestazioni offensive straordinarie nei playoff. Forse manca ancora un tassello per poter parlare di una vera contender, ma con il giusto slancio e qualche episodio favorevole, i Knicks potrebbero sorprendere già quest’anno.

Jalen Brunson esulta
(Foto di Christian Petersen/Getty Images)

Denver Nuggets

I Denver Nuggets restano una delle squadre più pericolose della lega, grazie soprattutto alla straordinaria leadership di Nikola Jokic. Già considerato tra i migliori giocatori di sempre, il serbo ha alzato ulteriormente il livello del suo gioco in questa stagione, compensando le partenze estive con prestazioni da record. Jokic sta vivendo un’annata straordinaria con medie impressionanti: 29.8 punti, 10.3 assist e 12.5 rimbalzi a partita, con un incredibile 45.8% da tre punti. Con lui in campo, i Nuggets surclassano gli avversari di 12.7 punti ogni 100 possessi, mentre senza di lui il bilancio scende drasticamente a -7.3.

Nonostante alcune perdite nel roster, Denver mantiene intatto il suo nucleo vincente. Jokic è il fulcro di un attacco estremamente efficiente, affiancato da Jamal Murray, la cui capacità di segnare e creare gioco rende i Nuggets una seria minaccia in ottica titolo. L’esperienza maturata con la vittoria dell’anello e una chimica di squadra ben consolidata sono tra i principali punti di forza della squadra. Tuttavia, la ridotta profondità del roster e il carico di minuti affidato ai titolari potrebbero rappresentare una sfida nei momenti più intensi della stagione.

Il successo di Denver potrebbe dipendere dalle prestazioni di Michael Porter Jr. e Aaron Gordon, chiamati a fare la differenza nei momenti cruciali. Con il miglior giocatore in campo in qualsiasi serie e un sistema di gioco collaudato, i Nuggets hanno tutte le carte in regola per puntare ancora al titolo.

(Foto di Ronald Martinez/Getty Images)

Cleveland Cavaliers

I Cleveland Cavaliers si sono affermati come una delle principali contender al titolo, iniziando la stagione con un incredibile record di 15 vittorie consecutive. La loro crescita è stata costante e si basa su un mix di efficienza offensiva, solidità difensiva e stabilità nel backcourt. Con il miglior attacco della lega, Cleveland è una minaccia per chiunque: segna con precisione da ogni zona del campo, gestisce bene i possessi e ha appena rinforzato il roster con un innesto chiave alla trade deadline.

L’attacco dei Cavs è tra i più letali della NBA, guidando la lega per percentuale di realizzazione da due punti (58,4%) e da tre punti (39,5%), oltre ad avere il terzo tasso di palle perse più basso. Donovan Mitchell e Darius Garland formano una delle coppie di creatori di gioco più pericolose della lega, mentre Evan Mobley ha compiuto il definitivo salto di qualità, consolidando la sua intesa con Jarrett Allen sotto canestro. L’arrivo di De’Andre Hunter aggiunge una preziosa opzione difensiva sugli esterni, un dettaglio che potrebbe rivelarsi fondamentale in un’eventuale sfida ai vertici della Eastern Conference, magari contro i Boston Celtics.

A differenza di altre squadre offensive di alto livello, come i New York Knicks, Cleveland può vantare anche una difesa ben strutturata, rendendola ancora più temibile. Non c’è nulla di casuale nei successi dei Cavaliers: se continueranno a mantenere queste percentuali al tiro e a giocare con questa efficienza, potranno davvero ambire al titolo NBA.

Cleveland Cavaliers
(Foto di Jason Miller/Getty Images)

Oklahoma City Thunder

Gli Oklahoma City Thunder hanno rapidamente trasformato la loro squadra in una delle principali contender per il titolo, grazie a una miscela dinamica di giovani talenti e un ottimo coaching. La loro ascesa è stata alimentata da un roster ben costruito, che unisce atletismo, abilità e solidità difensiva. Shai Gilgeous-Alexander è emerso come uno dei guardia più dominanti della lega, con la capacità di spezzare le difese grazie alla sua creatività e abilità realizzativa. Chet Holmgren, con la sua presenza sotto canestro, fornisce alla squadra un fondamentale ancoraggio difensivo, essenziale per proteggere il pitturato.

I Thunder sono la squadra con il miglior net rating di sempre (+13.5), superiore anche ai leggendari Bulls del 72-10 di Michael Jordan e ai Warriors da 73 vittorie di Stephen Curry. La loro difesa è la migliore della lega, permettendo il miglior defensive rating dalla stagione 2019-2020 dei Milwaukee Bucks. Oklahoma City è straordinariamente brava a forzare palle perse e trasformarle in facili punti in attacco, con 949 palle recuperate finora, mentre hanno perso solo 622 palloni (secondi in questa statistica).

A completare il quadro, i Thunder possono contare su un roster profondamente talentuoso, con un altro possibile All-Star come Jalen Williams e una panchina ricca di opzioni, tra cui Aaron Wiggins e Cason Wallace. Isaiah Hartenstein si è rivelato un innesto perfetto per il gioco della squadra, e l’idea di un accoppiamento con Holmgren nelle rotazioni più grandi è affascinante. Anche se non sono ancora al massimo della forma, con Holmgren appena tornato dopo un infortunio, i Thunder hanno già dimostrato di poter dominare la lega. Se i giocatori di supporto riusciranno a emergere nei momenti decisivi, Oklahoma City potrebbe diventare la nuova potenza della Western Conference.

Chet Holmgren a metà campo
(Foto di Tim Heitman/Getty Images)

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