La Juventus continua a faticare in Champions League. Nella quarta giornata, i bianconeri di Luciano Spalletti pareggiano 1-1 in casa contro lo Sporting Lisbona, rinviando ancora l’appuntamento con la prima vittoria nel girone. Maxi Araujo sorprende la squadra di Spalletti al 12’, ma Dusan Vlahovic ristabilisce l’equilibrio al 34’, sfruttando una percussione di Khephren Thuram.
Vlahovic non basta, Juventus-Sporting 1-1: i bianconeri restano a secco di vittorie in Europa https://t.co/6MMlKu9yh7 pic.twitter.com/n9ErWRPcIh
— Agenzia di Stampa ITALPRESS (@Italpress) November 5, 2025
All’Allianz Stadium la serata si apre con una Juventus subito in affanno. Lo Sporting approfitta delle incertezze difensive bianconere e passa al 12’: Araujo finalizza una splendida azione corale con una rasoiata precisa che, dopo aver baciato il palo lontano, batte Di Gregorio. È un avvio difficile per Spalletti, che insiste con Koopmeiners in difesa dopo la prova positiva contro la Cremonese.
La squadra portoghese continua a spingere e sfiora il raddoppio con Trincao, la cui conclusione da fuori area viene deviata sulla traversa dal portiere bianconero. La Juve soffre il palleggio elegante dei biancoverdi, ma a metà tempo reagisce alzando il baricentro e intensificando il pressing. Lo Sporting comincia a perdere palloni, e la Juventus inizia a creare spazi e a costruire occasioni. (continua dopo la foto)

Quando la Juve riesce ad alzare il ritmo, la gara cambia volto. Vlahovic sale in cattedra: difende il pallone, dialoga con i compagni e costringe Rui Silva a tre parate in mezz’ora, due delle quali molto difficili. Al 34’, la caparbietà del serbo viene premiato: Thuram sfonda centralmente e serve un assist perfetto che l’attaccante trasforma nell’1-1.
Nel finale di primo tempo, la squadra di Spalletti spinge in cerca del sorpasso. Conceiçao e Yildiz provano a inventare tra le linee, ma il portiere portoghese è ancora decisivo, mentre Inacio salva sulla linea un tiro ravvicinato di Conceiçao. La Juve va al riposo tra gli applausi, ma il punteggio resta in equilibrio.
Il secondo tempo si apre con ritmi più bassi. Lo Sporting arretra il baricentro e cerca di colpire in contropiede, mentre la Juventus fatica a trovare spazi. Koopmeiners guida con sicurezza la linea arretrata, alternando interventi difensivi e verticalizzazioni interessanti.
Al 70’ Spalletti ci prova con i cambi: dentro Kostic per dare ampiezza a sinistra, McKennie accentrato e spazio anche a Zhegrova, che sostituisce un Conceiçao brillante ma impreciso. Nel finale, fuori Vlahovic e dentro Jonathan David, che sfiora il gol al 92’ con un colpo di testa che Rui Silva, forse il migliore dei suoi, alza in corner. (continua dopo la foto)

Alla fine il pareggio è probabilmente il risultato più giusto, e riflette l’andamento della gara che ha visto alternarsi il predominio delle due squadre. La Juventus però chiude con l’amaro in bocca, perché nella ripresa ci prova con insistenza ma non trova il guizzo vincente.
Restano segnali incoraggianti sul piano del gioco e della personalità, ma il risultato pesa: sono tre pareggi in quattro partite nel girone, con appena 3 punti conquistati e la qualificazione per i playoff che ora non sarà una passeggiata. Spalletti, però, a fine partita esprime soddisfazione: la squadra ha mostrato segni di miglioramento, e soprattutto un Vlahovic ritrovato che può diventare la chiave per il rilancio in Europa e in campionato.
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