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Kikkan Randall, un oro, la malattia e lo sport che non la abbandona

Kikkan Randall

Kikkan Randall è l’ex fondista americana che durante i XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018 ha vinto la medaglia d’oro nello sprint a squadre. Classe 1982, nata a Salt Lake City, in Corea del Sud ha riscritto la storia dello sci di fondo statunitense in coppia con Jessica Diggins.

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Dopo l’oro e il ritiro è arrivato l’annuncio della malattia. Un cancro al seno l’ha colpita e nel luglio del 2018 ha annunciato pubblicamente di aver cominciato la chemioterapia. Da allora combatte per vincere la sua battaglia. Lo fa continuando a parlare sui social network di come si sente, di come vive la malattia, narrando le fasi della terapia e parlando di come essa si concilia con l’attività sportiva che ha ripreso ma non a livello agonistico.

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Kikkan Randall: sui social per testimoniare la sua lotta

“Da una medaglia d’oro a una battaglia contro il cancro. Che anno!”. “Sono eccitata di stare per affrontare la mia ultima settimana di radioterapia”. Così racconta su Instagram in alcuni recenti post.

Il 21 febbraio 2018 è stato l’anniversario della sua vittoria olimpica. Per l’occasione il New York Times ha pubblicato un lungo articolo dove lei stessa racconta la scoperta della malattia, avvenuta per caso e la lenta rinascita che ha accompagnato le fasi successive.

Ancora oggi la Randall è in cura. Nel mezzo ci sono stati momenti difficili, come gli spostamenti dall’Alaska al Canada per essere coperta dall’assicurazione sanitaria durante i trattamenti e quelli positivi; come il filo mai interrotto con gli utenti nel raccontare la malattia.

Proprio in questi giorni la campionessa è tornata a parlare di sé in un’intervista a Olympic.org.

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“L’esperienza di affrontare le cure per il cancro era qualcosa che non avrei mai immaginato di affrontare e non lo augurerei mai a nessuno. Ma mi ha insegnato molto su me stessa. Lo paragono a raggiungere grandi obiettivi nell’atletica. Molte cose che ho imparato per ottenere la medaglia d’oro le ho utilizzate durante la cura. Una di queste è l’attività fisica. Siccome sono stata sempre fisicamente attiva e in salute, non ho avuto così tanti effetti collaterali. In più ho cercato di rimanere sempre attiva durante le cure. Anche nei giorni in cui non mi sentivo bene, uscivo e cercavo di muovermi un po’ e questo mi faceva sentire bene. Credo sia importante quindi mostrare quanto l’attività fisica aiuti a stare in forma. C’è poi anche il lato mentale. Visto che so che ci sono cose che non si possono controllare, e quindi non vale la pena perdere tempo in queste cose. Mi focalizzo su ciò che posso controllare…”.

Lo sport insomma continua a essere una parte fondamentale della sua vita e basta farsi un giro su Instagram per rendersi contro che in fondo per la campionessa proprio l’attività fisica è parte della cura.