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Kata, è stata uccisa? La teoria sul suo corpo

Continuano le indagini su Kata. Sono passati due mesi dalla sua scomparsa. I giorni scorsi è stato arrestato lo zio Argenis, che in quel momento doveva fare le sue veci. L’ultima traccia in mano agli inquirenti è un video di 27 secondi, ripresi da una telecamera installata su via Luigi Boccherini, che inquadra l’ex hotel Astor di Firenze. È sabato 10 giugno, sono le 15:20 circa. Nel video si vede la piccola salire le scale esterne dello stabile ed entrare, per poi, pochi istanti dopo, scendere di nuovo di corsa. (continua)

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Kata, la pista su suo zio

Kata, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa nel nulla era stata affidata dalla madre allo zio Argenis (detto Dominique), lo stesso che due giorni fa hanno messo in carcere insieme ad altri tre peruviani, con l’accusa di essere a capo del racket delle stanze dell’albergo e del tentato omicidio dell’ecuadoregno che, per sfuggirgli, si è lasciato cadere dal secondo piano dell’edificio il 28 maggio, ovvero due settimane prima che la nipote scomparisse. Intanto la Procura cerca nuove immagini dalle telecamere di videosorveglianza installate nella città, ma per ora non hanno trovato nulla. Un altro dettaglio importante è il buco nella recinzione del cortile di un’abitazione che collega l’area interna dell’hotel ai box dei condominiali, con uscita su via Monteverdi. In quel varco, ricavato rompendo la rete, può passarci solo una figura piccola. La presenza di piante tra l’altro, rende difficile ai condomini che si affacciano dai balconi difronte, vedere movimenti sospetti. Un ipotesi potrebbe essere che chi ha rapito Kata, potrebbe averla messa in un borsone e scappare su via Monteverdi dove non sono presenti telecamere.(continua dopo la foto)

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La teoria sul suo corpo

Sono passati quasi due mesi dalla sparizione nel nulla di Kata, e più passa il tempo e più le possibilità di ritrovarla viva diminuiscono ogni secondo. Chi l’ha rapita potrebbe essere stato spinto da un proposito di vendetta, come già ipotizzato dal pm. Chi l’ha rapita potrebbe averla uccisa e gettato il suo corpo nell’Arno, oppure potrebbe averla “venduta” all’estero. Su questa ipotesi indagano anche l’Europol e l’Interpol. Alla base della sparizione della piccola Kata, pare ci sia la rappresaglia tra peruviani, ecuadoregni e rumeni. Proprio quest’ultimi siano stati mandati via dallo stabile dallo zio Argenis il 3 giugno e il 13 giugno, dopo che il padre di Kata viene scarcerato, fa un incursione notturna i un campo nomadi alla periferia di Firenze. Un commerciante della zona, ha fatto sapere che il sabato della scomparsa di Kata all’hotel di via Maragliano si radunano dei furgoni diretti in Romania in cui vengono caricate provviste di vario genere.

Intanto continuano le petizioni dei genitori della piccola Kata. “Vorrei sapere se Kata è viva, se sta bene, sono passati due mesi e stare così senza sapere nulla mi fa stare male. Chi sa di Kata mi faccia sapere qualcosa.” Poi ha aggiunto: “Spero che la nuova indagine serva a trovarla“, dopo che è stato sequestrato il suo cellulare e quello del compagno, Miguel Chicclo Romero. La coppia, che non è indagata per il sequestro della figlia, ma secondo le autorità non hanno raccontato tutto.