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Kata, si mette male per il padre Miguel: ricoverato in ospedale

I vicini di casa hanno sentito delle urla e hanno subito chiamato la polizia. Le forze dell’ordine poi hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza per portare in ospedale Miguel Angel Chicclo Romero, il padre di Kata, la bimba scomparsa di Firenze lo scorso 10 giugno 2023. L’uomo al momento si trova nella struttura sanitaria. Cosa gli è successo? (Continua dopo le foto)

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Kata, lite tra i genitori: il padre ricoverato in ospedale

Sembra che ci sia stato un forte litigio tra i genitori della bambina scomparsa, tanto che i vicini sentendo le urla avrebbero chiamato la polizia, fa sapere Il Messaggero. La lite è avvenuta nella zona di Firenze dove la famiglia peruviana soggiorna dopo lo sgombero dell’ex hotel Astor. La donna avrebbe deciso di lasciare fuori casa il marito per una discussione. L’uomo quindi avrebbe reagito in maniera violenta: cosa ha fatto? (Continua dopo le foto)

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Il gesto disperato di Miguel

Miguel in un gesto di disperazione, ha rotto una bottiglia e minacciato di ferire sé stesso coi cocci di vetro. Il padre della bambina è apparso piuttosto scosso emotivamente, al punto da minacciare autolesionismo dopo aver spaccato per terra la bottiglia. L’uomo non si è ferito e la polizia ha deciso di farlo portare in ospedale per dei controlli. Ora è in osservazione nella struttura sanitaria. I genitori di Kata non stanno vivendo un bel momento e la causa dei litigi e della reazione di Miguel potrebbe essere dovuta alla tensione che i due stanno provando. L’episodio non ha nessun rilievo penale e i motivi della discussione al momento non sono evidenti. Non è la prima volta che i genitori della bimba scomparsa commettono gesti disperati. (Continua dopo le foto)

Il tentato suicidio dei genitori di Kata

Il giorno dopo della notizia del rapimento di Kata, il padre si trovava in carcere. Nella disperazione del momento aveva ingoiato del detersivo e successivamente è stato portato in ospedale per una lavanda gastrica. Dopodiché, finché non è stato scarcerato, nei suo confronti il penitenziario ha attivato il piano di prevenzione del rischio suicidario. Poi è toccato alla madre, che ha ingerito della candeggina e anche lei è stata portata in ospedale dove è stata sottoposta a lavanda gastrica.