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Ecco chi era davvero Kareem Abdul-Jabbar

Kareem Abdul-Jabbar saluta il pubblico

Kareem Abdul-Jabbar è stato un extra-terrestre della pallacanestro, capace in venti stagioni in NBA di vincere 6 anelli, 2 MVP delle Finals, 6 MVP della Lega, 19 All-Star (record all-time). E’ inoltre il migliore realizzatore (38.387 punti) e il giocatore con più canestri segnati (15.837) nella storia della NBA. Insieme a Wilt Chamberlain e Shaquille O’Neal è stato il miglior centro della storia del basket americano. Ma andiamo a scoprire meglio chi era davvero Kareem Abdul-Jabbar.

Kareem Abdul-Jabbar
(Foto di Harry How/Getty Images)

Le origini

Jabbar nasce il 16 aprile 1947 a New York, col nome di Ferdinand Lewis Alcindor jr. Nel 1971 cambia nome in seguito alla conversione all’Islam. Sua madre, di origine Cherokee, è alta 180 cm e lavora come impiegata in un grande magazzino. Il padre, conosciuto come Big Al, tocca i 190 cm di altezza, mentre suo nonno, originario di Trinidad e di discendenza Yoruba, supera i 200 cm. Alcindor Sr. era un musicista jazz formato alla Juilliard School, che suonava nei locali di New York. Le passioni di Jabbar d’infanzia sono il jazz, il baseball e i libri.

Solamente la sua statura lo indirizza verso il basket. Alcindor jr è alto fin dalla tenera età e in terza media è già 203 cm. Il talento di Jabbar nel basket emerge in fretta. Al liceo guida la sua squadra a una serie di 71 vittorie consecutive, assicurandosi così l’accesso al college a UCLA. Con un record di 88 vittorie e 2 sconfitte conquista il titolo NCAA e anche il premio di MVP del torneo per tre anni di fila. Nel 1969 è il numero 1 nel draft NBA dei Milwaukee Bucks ed è protagonista nella vittoria del titolo nel 1971.

Gli occhiali di Kareem Abdul-Jabbar

Kareem Abdul-Jabbar con i suoi occhiali
Kareem Abdul-Jabbar #33, Center for the Los Angeles Lakers prepares to shoot a free throw during the NBA Pacific Division basketball game against the Portland Trail Blazers on 4th January 1989 at the Forum arena in Inglewood, Los Angeles, California, United States. The Lakers won the game 133 – 120. (Photo by Mike Powell/Allsport/Getty Images)

Nella stagione da record (88-2), UCLA esce sconfitta solamente in due partite. In una una Kareem Abdul-Jabbar è assente, nell’altra invece è infortunato a un occhio. Quell’occasione è l’inizio dei problemi che lo costringono successivamente a indossare i suoi tipici occhialoni. Una lacerazione della cornea che lo costringe a saltare due partite con i Bruins. Nella pre-season del 1974 Kareem viene ancora colpito all’occhio e sente un gran dolore. A questo punto decide di indossare degli occhiali speciali, che nel tempo diventano un accessorio iconico nella storia del basket. Gli occhialoni di Kareem Abdul-Jabbar rientrano a pieno titolo tra gli elementi più leggendari e riconoscibili di sempre dell’NBA.

Le schiacciate vietate

Durante il periodo del college Jabbar vince il titolo NCAA e il premio di MVP del torneo per tre volte consecutive. In campo è talmente straripante che la NCAA è costretta a bandire le schiacciate nel 1967. La regola rimane in vigore per dieci anni. Nominata The “Lew Alcindor” Rule, questa decisione viene motivata nella seguente maniera dall’organizzazione: “la schiacciata non è un tiro di abilità”, nel senso che si basa principalmente sull’altezza di un giocatore. Inoltre è anche causa di infortuni. La scelta in realtà sembra proprio essere dettata dal talento di Jabbar e dal dominio offensivo dimostrato dal giocatore nell’anno precedente. Kareem commenta la decisione con sdegno e diffidenza, suggerendo anche un velo di razzismo dietro il provvedimento visto che la maggior parte degli atleti che schiacciavano erano neri.

Quanti anelli ha vinto Jabbar?

L’inizio della carriera NBA di Kareem Abdul-Jabbar è con la maglia dei Milwaukee Bucks, franchigia al secondo anno di attività che lui trascina – insieme al socio Oscar Robertson – al primo e finora unico titolo della loro storia. Nel 1975 si trasferisce a Los Angeles e passa ai Lakers, dove gioca fino al suo ritiro dopo la stagione 1988-89. Conquista il titolo nel 1980, 1982, 1985, e consecutivamente nel 1987 e 1988. Inoltre, viene nominato MVP della NBA per sei volte, nel 1971, 1972, 1974, 1976, 1977, e infine nel 1980.

Sia i Milwaukee Bucks che i Los Angeles Lakers hanno ritirato la maglia numero 33 in onore di Kareem Abdul-Jabbar. A partire dal 1979, ha formato insieme a Magic Johnson la coppia playmaker-centro più forte del periodo. Le vittorie di quel periodo hanno contraddistinto l’epoca del cosiddetto “Showtime”. Si ritira all’età di 42 anni in qualità di leader della lega in punti segnati (38.387), minuti giocati (57.446), tiri dal campo realizzati (15.837), tiri dal campo tentati (28.307), stoppate (3.189), rimbalzi difensivi (9.394), falli personali (4.657) e partite vinte (1.074).

Cosa fa oggi Kareem Abdul-Jabbar?

Kareem Abdul Jabbar ha sposato la prima moglie Habiba in giovane età e insieme hanno avuto tre figli: le femmine Habiba e Sultana e il maschio Kareem Jr. Il matrimonio è terminato nel 1978. Dopo il divorzio, Jabbar ha avuto una relazione con Chery Pistono dalla quale è nato un altro figlio di nome Amir. L’ultimo figlio, Adam, è arrivato grazie all’unione con una donna sconosciuta ai media.

Dopo il ritiro, Kareem Abdul-Jabbar ha lavorato come allenatore e anche commentatore. Si è anche impegnato nella lotta contro la fame e l’analfabetismo. Ha preso parte a diversi cameo in film e serie TV popolari e ha scritto vari libri.

Nel novembre 2009 ha annunciato di avere una leucemia mieloide cronica e nel febbraio 2011, ha rivelato via Twitter che la malattia era scomparsa e poteva considerarsi guarito al 100%. Nell’aprile 2015 è stato ricoverato in ospedale con un disturbo cardiovascolare e successivamente si è sottoposto anche a un quadruplo intervento di bypass coronarico.

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