
Secondo un’analisi della Gazzetta dello Sport, firmata da Luca Bianchin, Juventus e Milan possono ambire a correre per lo scudetto, ma entrambe hanno ancora questioni aperte. La partita di domenica ha offerto indizi interessanti: il Milan appare più solido e con una struttura definita, mentre la Juve resta un cantiere aperto, capace di entusiasmare a tratti ma spesso incerta nei momenti decisivi.
#Vieri critica la #Juventus ❌
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La sfida tra le due squadre fornisce già qualche indicazione su chi potrebbe davvero ambire allo scudetto. La Juve ha talento e qualità individuali, ma paga la mancanza di stabilità e di gerarchie chiare. Igor Tudor ha cambiato formazione in tutte le partite finora, e il confronto con un Milan compatto è stato evidente. In avanti, la squadra ha bisogno di un centravanti affidabile.
Vlahovic, dopo un buon avvio, si è un po’ perso, mentre David deve ancora ambientarsi pienamente in Serie A. Il Milan, invece, presenta una solidità di fondo difficile da scalfire. Anche se davanti ci sono problemi simili – Leao ancora impreciso e Gimenez senza gol – la struttura della squadra rossonera appare definita e coerente. (continua dopo la foto)

Chi può fare la differenza? Per la Juve, le risposte immediate sono Vlahovic e David. Tra difesa e centrocampo, Bremer deve ritrovare forma e continuità, mentre Yildiz e Thuram possono influenzare la partita con giocate decisive. Serve però che uno dei centravanti prenda in mano la squadra e raggiunga almeno 15 gol in stagione.
Per il Milan di Massimiliano Allegri, Leao e Gimenez restano punti fermi, ma attenzione a Maignan e Saelemaekers: se confermeranno l’attuale rendimento, il Diavolo avrà un vantaggio significativo rispetto ai rivali. La differenza tra titolari e riserve in questi ruoli è netta, e la gerarchia stabilita dal tecnico livornese potrebbe essere un fattore determinante per la corsa scudetto.
Juventus e Milan, situazioni diverse con vista scudetto
Dalla partita di sabato emerge che il Milan, pur tornando a casa con un pareggio che sta un po’ stretto, può guardare avanti con fiducia: ha molte certezze, una difesa impenetrabile e pochi punti deboli. La Juve, invece, resta un progetto in costruzione, senza una direzione chiara e con troppa alternanza tra alti e bassi.
L’impressione finale è che, in prospettiva scudetto, il Milan abbia più chance. Non sorprende che le reazioni in conferenza stampa siano state diverse: Allegri più sereno, Tudor più teso. E a chi gli chiedeva quale fosse la favorita per il titolo, il Mister bianconero ha risposto senza esitazioni: “Inter”. Sarà solo scaramanzia?
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