La bordata di Alex Schwazer
Secondo Alex Schwazer, Jannik Sinner è un esempio emblematico di questa disparità. Il tennista altoatesino, accusato di contaminazione indiretta da Clostebol, ha la possibilità di difendersi efficacemente grazie alle sue risorse. Tuttavia, molti atleti in situazioni simili non hanno potuto fare altrettanto, rimanendo vittime di un sistema che Schwazer definisce “troppo costoso e politicamente influenzato”.
Schwazer non risparmia critiche alle federazioni sportive, confrontando la difesa offerta dalla Federtennis a Sinner con il silenzio della FIDAL nel suo caso. “Se alzi la voce, rischi ritorsioni”, afferma, evidenziando come la politica giochi un ruolo cruciale nel determinare il destino degli atleti coinvolti in vicende di doping. La situazione di Sinner, secondo Schwazer, mette in evidenza l’iniquità del sistema antidoping: “Gli innocenti non dovrebbero mai essere puniti, ma in questo mondo conta più la politica della giustizia sportiva”. (continua dopo la foto)
Il futuro di Alex Schwazer
Ora, Schwazer guarda avanti, con il desiderio di entrare nel mondo del calcio come preparatore atletico. Forte della sua esperienza, intende mettere a disposizione le sue conoscenze per esplorare nuove discipline. “Credo molto nell’interscambio di idee tra sport diversi”, ha dichiarato, sottolineando come questo approccio possa portare innovazione e crescita.
Nel frattempo anche il tennista altoatesino continua la sua battaglia legale, determinato a dimostrare la sua innocenza.
Leggi anche: Sinner, ecco i giudici per l’arbitrato sul caso doping: la Wada sceglie un duro
Leggi anche: Sinner e Anna fanno sul serio: le presentazioni in famiglia ma un dettaglio non sfugge
Leggi anche: Caffè al bar, la pessima notizia per milioni di italiani: cosa si scopre