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Italia, una disgrazia enorme: addio al giovanissimo talento

Una vita spezzata troppo presto. Una giovane promessa del mondo sportivo è stato ucciso da un furgone mentre scendeva dalla sua bici. È successo nel pomeriggio di ieri giovedì 9 maggio. Immediato l’intervento dei soccorsi, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare.

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Una disgrazia enorme: addio al giovanissimo talento

Un altro incidente sulle strade italiane, ancora poca accortezza mentre si è alla guida. Matteo Lorenzi, ragazzo di 17 anni di Fornace, giovane promessa del ciclismo, ha perso la vita in circostanze drammatiche. Poco dopo le 15:00 di ieri sulla strada provinciale 83 verso Civezzano (Trento), il ragazzo era in sella alla sua bici e stava per raggiungere i suoi compagni di squadra, che lo stavano aspettando per l’allenamento poche curve dopo. All’improvviso, all’altezza della “Kaisera”, gli si è parato davanti il muso di un furgone, che in uscita da una stradina della zona artigianale delle Sille non avrebbe rispettato la precedenza. Inevitabile lo scontro. (continua dopo la foto)

Matteo travolto da un furgone

La bicicletta da corsa era distrutta, accartocciata davanti al furgone che gli ha tagliato la strada. L’impatto tra il ciclista e il furgone è stato violento e il ragazzo è stato sbalzato per alcuni metri sull’asfalto. Sul posto sono accorsi i sanitari, i carabinieri di Trento e la Polizia locale, coadiuvati dai vigili del fuoco volontari di Civezzano. L’incidente è sembrato fin da subito gravissimo e gli operatori hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso, atterrato di lì a qualche minuto. Le ferite riportate, però, sono state fatali e a nulla sono servite le manovre salvavita. (continua dopo la foto)

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Giovane promessa del cicliscmo

Matteo Lorenzi Frequentava il liceo scientifico Galilei di Trento e correva nelle file della storica unione sportiva Montecorona, al primo anno della categoria juniores, dopo aver iniziato la carriera con la maglia del Valcembra. Matteo Lorenzi lascia i genitori, che hanno una segheria in località Valle a Fornace, e un fratello più piccolo. “Faceva tutti giorni questa strada. La squadra come al solito lo stava aspettando ma non arrivava, così i suoi compagni hanno deciso di andargli incontro“, dice Riccardo Dalvit, presidente del Montecorona. “Quando si sono visti sbarrare la strada dai carabinieri a causa di un incidente, hanno capito tutto“.