x

x

Vai al contenuto

Inter, le alternative per Chivu con l’arrivo di Akanji: come difenderanno i nerazzurri

L’ultimo colpo di mercato dell’Inter non è solo un rinforzo, ma un vero e proprio moltiplicatore di soluzioni per Chivu. Con Manuel Akanji, arrivato in extremis dal Manchester City, la retroguardia nerazzurra guadagna qualità, fisicità ed esperienza. E, soprattutto, una duttilità rara: lo svizzero può giocare ovunque.

“Al City non ho mai giocato tre partite di fila nella stessa posizione“, ha raccontato Akanji. Parole che spiegano perfettamente perché l’Inter abbia deciso di puntare su di lui. Centrale puro, alternativa a Bastoni sul centrosinistra o a Bisseck sul centrodestra, lo svizzero è l’uomo giusto per gestire le rotazioni di Acerbi e De Vrij, pilastri affidabili ma non eterni. (continua dopo la foto)

Con lui Chivu potrà disegnare la difesa come un puzzle, adattandola di volta in volta a partita, avversario e momento della stagione. Una risorsa importante per il tecnico, che sinora non è stato accontentato dalla società per nessuna delle sue richieste: da quella di un attaccante capace di saltare l’uomo, a quella di un centrocampista con fisico e doti difensive spiccate.

Da quando in panchina si è seduto l’ex difensore del Triplete, l’Inter ha acquistato solo Diouf, un giocatore il cui arrivo ha destato non poche perplessità: sia per le statistiche non eccezionali che porta con sé (ha realizzato solo 2 gol in 68 partite pur essendo in teoria un centrocampista offensivo), sia per le caratteristiche tattiche.

Perciò non è solo una questione di versatilità. Akanji porta con sé 12 titoli in 10 stagioni tra Basilea, Dortmund e Manchester City, compresa la Champions League alzata proprio contro l’Inter. Nel triennio con Guardiola è stato il difensore più utilizzato della rosa, a conferma di una tenuta fisica invidiabile: oltre 3.000 minuti giocati anche in annate segnate da qualche acciacco. Per una retroguardia che l’anno scorso ha patito troppi infortuni, è un innesto prezioso. (continua dopo la foto)

Con Bastoni punto fermo, Acerbi e De Vrij garanzie di esperienza, ma anche con un Bisseck ancora da inserire, Akanji diventa l’elemento capace di dare equilibrio immediato. Ha forza nei duelli, visione nella costruzione e presenza sui piazzati offensivi: un profilo completo che può accelerare la rivoluzione difensiva che è nei pensieri di Chivu.

Il debutto con l’Inter arriverà dopo la sosta per le qualificazioni mondiali con la Svizzera, quando il calendario proporrà subito la sfida con la Juventus. Per quella data, i nerazzurri dovranno ritrovare la solidità difensiva mostrata alla prima giornata e smarrita con l’Udinese. Con Akanji nel motore, il tecnico può guardare avanti con ottimismo: la sua Inter saprà difendere in tanti modi.

Leggi anche:

Argomenti