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Inter, la fascia che scricchiola: gennaio può cambiare i piani

L’infortunio di Denzel Dumfries accende un campanello d’allarme in casa Inter. A destra la coperta è corta e le risposte arrivate fin qui non hanno convinto del tutto. Luis Henrique, acquistato in estate per 25 milioni, non ha ancora dato garanzie da vice affidabile: qualche spunto, sì, ma continuità e incisività restano un’incognita.

Il rientro imminente di Matteo Darmian aiuta, ma il suo profilo è più difensivo che offensivo e l’età (36 anni) che pesa sul lavoro di un quinto. Da qui la riflessione della dirigenza, chiamata a bilanciare esigenze tecniche e linea prudente imposta da Oaktree. (continua dopo la foto)

Il brasiliano era stato pensato come alternativa strutturata a Dumfries, ma le prestazioni non hanno sciolto i dubbi. In un ruolo chiave per il sistema nerazzurro, la mancanza di certezze spinge Marotta e Ausilio a valutare un intervento mirato, senza stravolgere i piani estivi. L’idea è trovare un profilo pronto, utile subito, ma sostenibile sul piano economico.

Il primo nome cerchiato in rosso è Marco Palestra. L’esterno dell’Atalanta, oggi in prestito al Cagliari, piace molto ma resta un’operazione complessa: la valutazione della Dea è alta e l’incastro con i sardi non è semplice. Un’opzione affascinante, ma difficile da concretizzare a gennaio.

Più accessibile, almeno sulla carta, la pista che porta a Verona e a Rafik Belghali. Il classe 2002 ha impressionato lo staff nerazzurro nello scontro diretto di novembre ed è considerato un profilo sostenibile. C’è però un’incognita pesante: la Coppa d’Africa, che lo renderebbe indisponibile nel periodo più delicato, spostando l’eventuale affondo a giugno. (continua dopo la foto)

Sullo sfondo resta Dodò della Fiorentina. Il brasiliano ha un contratto fino al 2027 ma il rinnovo non è ancora arrivato. La situazione viola potrebbe aprire uno spiraglio anche a metà stagione, una pista da seguire con attenzione nelle prossime settimane.

Gennaio si avvicina e la fascia destra dell’Inter resta sotto osservazione. I dubbi sono evidenti, le opzioni anche: ora toccherà alla dirigenza scegliere se intervenire subito o stringere i denti fino all’estate.

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