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Inter, chi è Andy Diouf: il mediano di rottura voluto dalla società

L’Inter, dopo tanti tentennamenti, ha fatto la sua scelta e ha acquistato il giovane Andy Diouf dal Lens. La famiglia Diouf, di origine senegalese, ha sempre respirato calcio. I fratelli maggiori Jules e Waly hanno costruito carriere dignitose tra Lussemburgo e terza divisione francese, ma senza mai sfondare. Ora tocca ad Andy Alune Diouf, il più giovane, dare la svolta definitiva alla storia familiare.

Andy è un centrocampista fisico e duttile, che ha già conquistato spazio nelle Nazionali giovanili francesi. Nato nel 2003 a Neuilly-sur-Seine, sobborgo parigino, Diouf ha iniziato a giocare nell’AF Garenne-Colombes, per poi entrare a nove anni nel vivaio del Paris Saint Germain. Dopo tre stagioni al Boulogne-Billancourt, nel 2018 si è trasferito al settore giovanile del Rennes, club da sempre attento alla crescita dei giovani.

Il primo contatto indiretto con l’Inter risale al 2020: in piena era Covid, in Youth League, la squadra nerazzurra affrontò il Rennes vincendo 1-0 con gol di Cesare Casadei. Diouf, appena diciassettenne, entrò negli ultimi minuti. L’esordio in Ligue 1 è arrivato un anno dopo, nel maggio 2021, con una manciata di minuti nell’1-1 contro il PSG.

La vera crescita è arrivata nel 2022 con il prestito al Basilea. In Conference League, Diouf ha messo in mostra doti da centrocampista moderno: ha segnato un gol pesante alla Fiorentina nella semifinale al Franchi, si è guadagnato il premio di miglior giovane della competizione e ha dimostrato di saper reggere la pressione.

Il club svizzero lo ha riscattato, per poi cederlo al Lens per 14 milioni di euro. In due stagioni in Francia ha collezionato 68 presenze, 2 gol e 2 assist. Questi numeri dimostrano come si tratti di un centrocampista prettamente difensivo, anche se molto veloce nelle incursioni.

Alto 1,87 per 82 chili, Diouf ha una struttura fisica imponente ma abbinata a un’ottima agilità. Predilige il piede sinistro e si distingue per la capacità di strappare palla al piede e superare linee di pressione avversarie. Gioca con ordine, commette pochi falli e raramente si fa ammonire, segno di buon tempismo negli interventi.

La sua posizione ideale è quella di mezzala difensiva in un 4-3-3 o 4-1-4-1, ma può adattarsi anche a mediano nel 4-2-3-1. Ha un discreto tiro dalla distanza ma non vede tanto la porta, e copre molti metri di campo, risultando efficace nei duelli fisici. Secondo alcuni osservatori, ha ottime potenzialità ma negli ultimi due anni non ha mantenuto le promesse di crescita. insomma, ci si aspettava di più da lui.

Il vero punto di forza di Diouf è la completezza atletica: resistenza, falcata lunga e capacità di recupero lo rendono un centrocampista prezioso per ogni allenatore. È un giocatore affidabile in fase di interdizione e dotato di una discreta progressione offensiva.

Andy Diouf, grande fisico ma tecnica non eccezionale

Il limite più evidente resta la tecnica, decisamente non eccezionale: non ha la qualità sopraffina di un regista né il tocco creativo di un rifinitore. Il suo gioco è più orientato al lavoro sporco, alle corse senza palla e alle accelerazioni che rompono gli equilibri avversari.

Diouf è il classico profilo che può esplodere in una grande squadra europea, ma che deve ancora completare la sua maturazione perché le lacune tecniche a certi livelli pesano molto. All’Inter, dove cercano profili già pronti ed esperti in grado di reggere le competizioni più importanti, avrà il tempo per farlo?

Di certo, Chivu ha a disposizione un mediano con caratteristiche diverse dagli altri giocatori in rosa. Ma dovrà essere bravo ad aiutarlo a inserirsi, perché pur avendo potenzialità non sembra ancora pronto per una maglia da titolare.

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