
La stagione dell’Inter entra in una fase decisiva. Tra fiducia ritrovata e meccanismi difensivi da rendere più solidi, la squadra guidata da Chivu lavora per ridurre il distacco dalle prime della classe. Ad Appiano Gentile, dirigenti e squadra hanno trovato un’intesa: guardare al presente, senza farsi ossessionare dalla classifica, e concentrarsi sulla crescita partita dopo partita.
Ecco perché l’Inter ha preso Luis Henrique! “E lui adesso dopo Sassuolo ha intenzione di…” https://t.co/vOFIPGT3tm
— Fcinter1908 (@fcin1908it) September 24, 2025
Dopo la vittoria contro il Sassuolo, dirigenti, staff tecnico e calciatori si sono confrontati in un incontro informale, come avviene spesso alla Pinetina. L’atmosfera era diversa rispetto alle settimane precedenti grazie alle due vittorie consecutive con Ajax e con i neroverdi.
Ora si guarda al futuro con più ottimismo, e cresce la convinzione nella bontà del progetto Chivu. Il club è unito ed è determinato a ripartire. Gli inciampi contro Udinese e Juve sono ormai alle spalle, e i progressi nelle ultime due partite hanno riportato entusiasmo.
Il club è presente in ogni fase: dal presidente Marotta al vicepresidente Zanetti, passando per Ausilio e Baccin. Se la sfuriata dopo la sconfitta allo Stadium era servita a correggere la rotta, stavolta l’aria era più serena, con l’obiettivo di restituire entusiasmo alla truppa e di programmare la rimonta. Il patto collettivo è semplice: recuperare terreno attraverso un lavoro costante e attento nelle prossime partite.
Ad Appiano si discute dei progressi: maggiore produzione offensiva, alternanza tra i reparti e condizione fisica in crescita, elementi che rappresentano il vero cambio di passo e anche – sul piano della preparazione – una netta differenza rispetto alla gestione passata. (continua dopo la foto)

Rimangono però alcune criticità: disattenzioni difensive e passaggi a vuoto pesano ancora troppo, inoltre le rotazioni strategiche durante il fitto calendario di ottobre saranno determinanti. C’è poi il nodo mercato, con i nuovi arrivi che ancora non sono riusciti a emergere, con l’eccezione di Pio Esposito – che però è un “cavallo di ritorno” e non un colpo di mercato – e di Sucic, già inserito bene nel gruppo.
Inter, lo snodo decisivo
Ora la squadra affronterà il Cagliari in trasferta, poi la Cremonese a San Siro, con in mezzo la prima partita di Champions casalinga contro lo Slavia Praga. Un calendario sulla carta favorevole, che offre l’occasione per consolidare i progressi e prepararsi a fare punti importanti prima della sosta.
La Roma e il Milan hanno tre punti in più, la Juventus quattro, il Napoli sei, ma l’Inter può approfittare delle partite di ottobre per ridurre il distacco. Anche se siamo solo alla quarta giornata, i prossimi risultati potrebbero essere già fondamentali per stabilire gli obiettivi e per vedere dove può arrivare questa “nuova-vecchia” Inter, in attesa che Chivu riesca a dare l’impronta che vorrebbe alla squadra.
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