
Italia, certe volte perdere non è poi così male. Almeno non quando, al triplice fischio, ti ritrovi lo stesso tra le migliori otto d’Europa, come accaduto ieri alla Nazionale femminile, battuta 3-1 dalla Spagna ma qualificata ai quarti di finale grazie alla contemporanea vittoria del Belgio sul Portogallo.
"È il momento più bello della mia vita. Chi non conosce il calcio femminile e lo giudica senza sapere la passione, la dedizione, il rispetto…"
— Lia Capizzi (@LiaCapizzi) July 11, 2025
Le lacrime* del CT Andrea Soncin valgono come un manifesto.
L’orgoglio e la commozione per la qualificazione storica dell'Italia: le… pic.twitter.com/7MKZH1jt54
La Nazionale azzurra, guidata da Andrea Soncin, torna così ai quarti di un Europeo dopo dodici anni, riuscendo a rientrare fra le squadre migliori del continente e segnando una pagina significativa del suo percorso di crescita.
La Spagna, che aveva già mostrato tutta la sua forza nei primi due match, ha dominato sul piano del possesso e delle occasioni, ma ha dovuto faticare per piegare una Italia coraggiosa e organizzata, capace di difendere con ordine e ripartire con qualità, almeno per buona parte del match. (continua dopo la foto)

La partita si era aperta con un lampo tricolore: al 10’, Elisabetta Oliviero, schierata a sorpresa da titolare, trova la rete dell’1-0 e regala un’illusione alla sua panchina. È la favola personale di una debuttante, ed è anche l’unico momento di vero gelo per le spagnole, che pareggiano poco dopo con Athenea, letale al primo affondo.
Ma se il pareggio è stato immediato, per il sorpasso le iberiche hanno dovuto faticare. Merito di una Italia compatta, lucida, capace di soffrire, e di una Laura Giuliani versione “portiera volante”: sempre pronta a uscire anche fuori area per coprire ogni varco, nonostante la pressione costante delle iberiche.
La squadra azzurra non si è mai chiusa nella sua metà campo: Cantore è una spina nel fianco, Piemonte spreca una grande occasione su assist proprio della numero 7, e il Var annulla anche un possibile rigore per fuorigioco millimetrico. Il primo tempo si chiude in equilibrio e con speranze intatte.
Nel secondo tempo però il ritmo della Spagna sale, e l’Italia comincia a pagare gli sforzi. Al 51’ arriva il sorpasso con il gol di Patri, favorito da un intervento impreciso di Lenzini. Ma la squadra di Soncin non crolla: entrano forze fresche, tra cui Cristiana Girelli, che si fa notare servendo ancora Cantore, fermata solo da un gran riflesso di Nanclares. (continua dopo la foto)

Il 3-1 spagnolo, firmato nel recupero, arriva quando le azzurre erano ormai concentrate sull’altro campo: quello dove il Belgio stava battendo il Portogallo. Il risultato che serviva è arrivato. Il pass per i quarti è conquistato, nonostante la sconfitta, e adesso tocca alla Norvegia, prossima avversaria.
A fine partita, le immagini raccontano tutto: Soncin in lacrime ai microfoni, i genitori del ct in tribuna che si abbracciano tra i familiari delle ragazze, sorrisi e tanta gioia per ciò che sta accadendo. Ma è tutto vero: l’Italia femminile è nei quarti. Dopo dodici anni, dopo mille battaglie, e dopo una sconfitta che davvero non ha fatto male.
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