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Impresa delle Azzurre: agli Europei la sconfitta è dolcissima, Italia ai quarti dopo 12 anni

Italia, certe volte perdere non è poi così male. Almeno non quando, al triplice fischio, ti ritrovi lo stesso tra le migliori otto d’Europa, come accaduto ieri alla Nazionale femminile, battuta 3-1 dalla Spagna ma qualificata ai quarti di finale grazie alla contemporanea vittoria del Belgio sul Portogallo.

La Nazionale azzurra, guidata da Andrea Soncin, torna così ai quarti di un Europeo dopo dodici anni, riuscendo a rientrare fra le squadre migliori del continente e segnando una pagina significativa del suo percorso di crescita.

La Spagna, che aveva già mostrato tutta la sua forza nei primi due match, ha dominato sul piano del possesso e delle occasioni, ma ha dovuto faticare per piegare una Italia coraggiosa e organizzata, capace di difendere con ordine e ripartire con qualità, almeno per buona parte del match. (continua dopo la foto)

La partita si era aperta con un lampo tricolore: al 10’, Elisabetta Oliviero, schierata a sorpresa da titolare, trova la rete dell’1-0 e regala un’illusione alla sua panchina. È la favola personale di una debuttante, ed è anche l’unico momento di vero gelo per le spagnole, che pareggiano poco dopo con Athenea, letale al primo affondo.

Ma se il pareggio è stato immediato, per il sorpasso le iberiche hanno dovuto faticare. Merito di una Italia compatta, lucida, capace di soffrire, e di una Laura Giuliani versione “portiera volante”: sempre pronta a uscire anche fuori area per coprire ogni varco, nonostante la pressione costante delle iberiche.

La squadra azzurra non si è mai chiusa nella sua metà campo: Cantore è una spina nel fianco, Piemonte spreca una grande occasione su assist proprio della numero 7, e il Var annulla anche un possibile rigore per fuorigioco millimetrico. Il primo tempo si chiude in equilibrio e con speranze intatte.

Nel secondo tempo però il ritmo della Spagna sale, e l’Italia comincia a pagare gli sforzi. Al 51’ arriva il sorpasso con il gol di Patri, favorito da un intervento impreciso di Lenzini. Ma la squadra di Soncin non crolla: entrano forze fresche, tra cui Cristiana Girelli, che si fa notare servendo ancora Cantore, fermata solo da un gran riflesso di Nanclares. (continua dopo la foto)

Il 3-1 spagnolo, firmato nel recupero, arriva quando le azzurre erano ormai concentrate sull’altro campo: quello dove il Belgio stava battendo il Portogallo. Il risultato che serviva è arrivato. Il pass per i quarti è conquistato, nonostante la sconfitta, e adesso tocca alla Norvegia, prossima avversaria.

A fine partita, le immagini raccontano tutto: Soncin in lacrime ai microfoni, i genitori del ct in tribuna che si abbracciano tra i familiari delle ragazze, sorrisi e tanta gioia per ciò che sta accadendo. Ma è tutto vero: l’Italia femminile è nei quarti. Dopo dodici anni, dopo mille battaglie, e dopo una sconfitta che davvero non ha fatto male.

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