
Pep Guardiola, tecnico catalano vincitore di due Triplete con il Manchester City, ha regalato al pubblico un’intervista show a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio in compagnia di Roberto Baggio. L’incontro tra i due ex compagni di squadra al Brescia è stato ricco di ricordi e aneddoti, ma anche di riflessioni sul futuro del tecnico. Che fra una battuta e l’altra non ha escluso un ritorno in Italia.
Il finale di questa intervista non poteva essere più bello: grazie Pep Guardiola per questa grande serata ❤️ #CTCF pic.twitter.com/1OT8RwQziT
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) October 13, 2024
Guardiola non ha mai nascosto il suo amore per il nostro Paese. Tra battute e momenti più seri, Pep ha parlato della possibilità di tornare ad allenare in Italia: “Se Roberto mi facesse da assistente”, ha dichiarato con un po’ di ironia, “verrei subito. Però voglio mettere in chiaro che non è vero che lascerò il Manchester City. Non ho ancora deciso cosa farò a fine stagione, mi prendo del tempo per riflettere. Tutto può succedere”. Una parziale risposta ai rumors insistenti che lo vorrebbero in corsa per diventare il nuovo ct dell’Inghilterra.
Guardiola ha poi ricordato con emozione gli anni trascorsi al Brescia. “Un periodo fra i più belli della mia vita“. In particolare, ha parlato del suo rapporto con Baggio, un giocatore che ammirava enormemente: “Quando parlo di Baggio mi commuovo. Aveva un ginocchio che sembrava una lavatrice, eppure posso solo immaginare quanto fosse forte all’apice della sua carriera. È una persona unica, e credo che in Italia non ci sia nessuno che non lo ami”.
Guardiola e il suo “impatto” con Carletto Mazzone
Impossibile, in questo contesto, non parlare del mitico allenatore di quel Brescia: Carletto Mazzone. “La prima volta che lo vidi fu quando andò sotto la curva dell’Atalanta dopo il 3-3. Mi chiesi se davvero fosse il mio allenatore. La prima cosa che mi disse è che non mi voleva. Era un allenatore di vecchio stampo, con un grande senso dell’umorismo“. Insieme a Baggio, Pep ha condiviso l’episodio divertente del labrador che aveva terrorizzato Mazzone: “Aveva paura dei cani. Quando vide un labrador sul campo e gli dissero che era mio, disse aò, ma diamogli una palla, un biscottino“.
Non poteva mancare un riferimento a Lionel Messi, il fenomeno argentino che Guardiola ha allenato al Barcellona. Pep ha confessato la sua ammirazione per “La Pulce“. “Credo sia stato il giocatore più forte di tutti i tempi”, ha detto Pep. “Forse è una mancanza di rispetto verso Maradona e Pelé, ma Messi è unico. Siamo fortunati a viverlo, lui è La Grande Bellezza“.

Anche il legame con il Barcellona è sempre vivo per Guardiola. Il Mister ha ammesso che non vorrebbe mai affrontare i blaugrana in Champions League: “Sono troppo legato a quella squadra, non mi piace l’idea di doverli sfidare“. Nonostante gli anni trascorsi lontano dall’Italia, il tecnico spagnolo ha dimostrato di padroneggiare ancora perfettamente l’italiano.
A questo proposito, Pep ha svelato un retroscena sulla sua padronanza della lingua: “Devo ringraziare Francesco De Gregori, ho imparato l’italiano ascoltando le sue canzoni in macchina. La mia preferita è ‘La storia siamo noi‘”. Un dettaglio che rivela quanto profondo sia il legame del tecnico con la cultura italiana. Così, fra una risata e un momento di malinconia, Guardiola e Baggio hanno lasciato una porta aperta su un possibile futuro insieme in Italia. Un sogno che forse non si avvererà, ma che rappresenta comunque una grande suggestione per tutti i loro numerosi ammiratori.
Leggi anche:
- Tutto quello che c’è da sapere su Pep Guardiola
- 10 cose che ancora non sai su Cristiano Ronaldo
- Spalletti non chiede scusa a Inzaghi: “Non devo chiarire niente con nessuno”
- Mpappé in discoteca in Svezia mentre gioca la Francia. Polemiche sul “misterioso” infortunio