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Giro d’Italia, una tappa drammatica finisce con un trionfo italiano… a sorpresa

Se lo merita, Christian Scaroni. Dopo tante fatiche e momenti difficili (era rimasto disoccupato quando aveva chiuso la Gazprom), è lui a rompere il digiuno azzurro al Giro d’Italia 2025, vincendo la 16ª tappa, da Piazzola sul Brenta a San Valentino (Brentonico), un percorso di 203 km che ha attraversato momenti drammatici a causa di maltempo e cadute, e che ha registrato il ritiro di uno dei favoriti, Primoz Roglic.

La vittoria di Scaroni è coronata da un podio tutto italiano con Lorenzo Fortunato al secondo posto e Giulio Pellizzari al terzo. Un trionfo tricolore che non si vedeva da nove anni: l’ultimo podio tutto italiano al Giro era datato 2016. Questo importante risultato arriva al termine di una lunga fuga coronata da un gesto di sportività e complicità fra compagni di squadra.

Scaroni e Fortunato, stremati, si sono presentati mano nella mano sul traguardo, condividendo due successi distinti: Scaroni ha conquistato la tappa, mentre Fortunato ha consolidato la sua posizione come leader della maglia azzurra degli scalatori. A 55 secondi è arrivato un altro grande protagonista della giornata, Giulio Pellizzari.

“Sto ancora sognando, non ho realizzato del tutto la vittoria,” ha detto Scaroni con voce commossa. “Negli ultimi 2 km Fortunato stava meglio di me e, se fosse arrivato Carapaz, lui sarebbe andato. Ma il suo gesto è stato unico, ha dato tutto per me”.

Una tappa che resterà negli annali per la sua durezza e per il clima avverso: il maltempo ha reso l’asfalto insidioso, causando ritiri pesanti, tra cui quello dello sloveno Roglic, vittima di una caduta. Anche Alessio Martinelli ha dovuto abbandonare dopo un bruttissimo volo in discesa che ha fatto temere il peggio, ma ora le notizie sono incoraggianti: “Cosciente e stabile” ha rassicurato il suo team.

In questo scenario difficile, la maglia rosa, il messicano Isaac Del Toro della UAE Emirates, a un certo punto è andato in crisi dopo aver perso per strada il suo compagno di squadra Juan Ayuso. Del Toro nonostante tutto si è difeso con le unghie e con i denti, ed è riuscito a mantenere il comando della classifica generale sia pure con un vantaggio ora piuttosto risicato.

“Non avevo le gambe al top, ma sono contento di essere arrivato” ha commentato Del Toro, consapevole che la battaglia è appena iniziata. Il suo vantaggio è ora di 26 secondi su Simon Yates e 33” sul 31enne Richard Carapaz, autore di un fantastico scatto sulla salita finale e ora, in virtù della forma mostrata e dell’esperienza, principale favorito per la vittoria finale. Intanto Damiano Caruso si insedia al quinto posto a 2’40”.

Il Giro d’Italia entra nella sua terza settimana. Domani la 17ª tappa proporrà la leggendaria scalata del Mortirolo, da San Michele all’Adige a Bormio, 155 km di pura fatica e adrenalina che promettono di scombussolare ancora di più la classifica. Riuscirà Del Toro a resistere? Ayuso si riprenderà dopo il crollo di oggi? Carapaz farà il vuoto o salterà fuori qualche corridore a sorpresa? Domani avremo le risposte.

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