Gino Cecchettin è stato ospite della puntata di ieri, domenica 3 marzo 2024, di Che tempo che fa per presentare il suo libro Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia. Nel racconto, Gino Cecchettin ricostruisce il giorno in cui ha scoperto che sua figlia non era tornata a casa e presenta il suo progetto per costituire una Fondazione che aiuti le associazioni contro le violenze di genere. Il padre di Giulia, ha anche parlato dell’assassino di sua figlia. Cosa ha detto su di lui? (Continua dopo le foto)
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Gino Cecchettin, il libro in onore di Giulia
Nei primi capitoli del libro di Gino Cecchettin, l’uomo ripercorre la tranquillità di quell’11 novembre 2023 e di come l’anno sconvolto gli avvenimenti capitati in seguito. Il libro, oltre che parlare del dolore di un padre in lutto per la figlia, affronta anche temi come la violenza di genere come problema sociale del nostro tempo. “Quando tutto era finito, la voglia di chiudermi in me stesso era tanta. Ma poi ho trovato forza grazie a Giulia. Ogni azione che faccio cerco di pensare cosa avrebbe fatto lei. Ho cercato di mettere nero su bianco cosa ho provato, le mie sensazioni. È forse il modo migliore di elaborare il lutto”, ha spiegato Gino Cecchettin a Fabio Fazio. (Continua dopo le foto)
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Gino Cecchettin, una nuova consapevolezza dopo la morte di Giulia
La vicenda della scomparsa di Giulia ha acceso in Gino Cecchettin una nuova consapevolezza. ”Quando ti metti a scrivere provi a ricordare determinati episodi. Quel sabato (11 novembre 2023 ndr) è stato ordinario, alla fine, con il senno di poi, ti rendi conto che viviamo alcuni momenti senza prestare attenzione. E questo per me è stato un grande insegnamento. Non si può tornare indietro nel tempo, ma d’ora in avanti cercherò di fare attenzione a ogni attimo che passerò con i miei figli“. Ora Gino Cecchettin è un uomo nuovo e si è preso l’impegno di valorizzare ogni istante passato con i propri cari. (Continua dopo le foto)
“Che tempo che fa”, cos’ha detto Gino Cecchettin su Filippo Turetta
Durante un’intervista, Gino Cecchettin ha anche parlato di Filippo Turetta. Il padre di Giulia ha voluto precisare che non nomina mai il responsabile dell’omicidio della figlia nel suo libro. Questa decisione riflette il desiderio di mantenere viva la memoria di Giulia per le sue virtù e il suo spirito altruista, piuttosto che per la tragedia della sua morte. Gino Cecchettin ha rivelato di aver avuto contatti con i genitori di Turetta. “Ci siamo sentiti un paio di volte per messaggi, era Natale. E io rinnovo a loro tutto il mio sostegno perché ancora adesso stanno vivendo un dramma. Non cito il nome per un semplice fatto, ho deciso fin da subito di concentrarmi su Giulia”, ha ammesso. Per rivedere l’intervista completa di Gino Cecchettin a Che tempo che fa, clicca qui.